A Siemens Tech Talks si parla di AI, Metaverso e industria 5.0. L’orbita Xcelerator si amplia
Si è svolta ieri a Casa Siemens, nella sede di Milano, l’edizione 2024 di Siemens Tech Talks, un’occasione per condividere il viaggio quotidiano delle aziende italiane verso la transizione gemella e l’industria 5.0, reso possibile grazie a collaborazioni che mettono a fattor comune competenze differenti.
Si è svolta ieri a Casa Siemens, nella sede di Milano, l’edizione 2024 di Siemens Tech Talks, un’occasione per condividere il viaggio quotidiano delle aziende italiane verso la transizione gemella e l’industria 5.0, reso possibile grazie a collaborazioni che mettono a fattor comune competenze differenti.
L’apertura del Ceo di Siemens in Italia, Floriano Masoero, è accompagnata da una performance tecnologica abilitata dall’intelligenza artificiale, si entra quindi nel vivo dell’evento attraverso una serie di panel moderati dalla conduttrice radiofonica Tamara Donà e dal giornalista Federico Cella del Corriere della Sera in cui Floriano Masoero e Giuliano Busetto, Head of Siemens Digital Industries, salgono sul palco insieme a imprese e partner del mondo dell’industria e delle infrastrutture.
Si alternano infatti le testimonianze di Masmec, AISent e Ascom, moderate da Marcella Neuhoff, Siemens Xcelerator Program Manager, sui benefici dell’AI e del gemello digitale, fino a Leonardo, Areti e Viridis Energia per parlare delle infrastrutture critiche, industriali ed energetiche.
L’ultimo panel, invece, è focalizzato sull’importanza dello scambio di idee tra generazioni diverse, oggi sempre più comune nelle aziende, e coinvolge Amalia Ercoli Finzi, una delle personalità più importanti al mondo nel campo delle scienze e tecnologie aerospaziali e prima donna a laurearsi in ingegnera aeronautica in Italia, e Greta Galli, tech creator e appassionata influencer nel mondo della meccanica e robotica.
Affiancata all’area conference, è allestita una zona dedicata alle esperienze di realtà virtuale, metaverso industriale e Industrial AI.
“La co-innovazione rende la tecnologia aperta, condivisa e democratica. Credo fermamente in questo poiché le sfide di oggi sono sempre più complesse e non possono essere affrontate senza che ci siano ollaborazioni che mettano a disposizione di tutti competenze differenti” ha dichiarato Masoero. “Sono i numeri a guidarci e a parlare per noi: con un calo di circa il 4,5% nel 2023, le emissioni di CO2 nelle economie avanzate sono tornate ai livelli di 50 anni fa. Questi dati, diffusi dall’International Energy Agency (IEA), sono certamente incoraggianti e ci invitano a continuare a lavorare per la transizione gemella. Inoltre, si prevede un fatturato totale nel mondo del Metaverso Industriale di 125,7 miliardi di dollari nel 2030 a fronte dei 6,5 miliardi del 2021 e i benefici dell’utilizzo del gemello digitale nella creazione di infrastrutture/edifici e fabbriche sono tangibili.”
“Collaborare è ormai la chiave per innovare: è necessario trasformare il modello economico attuale, creando valore condiviso in modo sempre più capillare e diminuendo l’impiego di risorse e, conseguentemente, le emissioni climalteranti. Siemens, in quest’ottica, è sempre più un abilitatore di ecosistemi: attraverso la digitalizzazione siamo in grado di combinare mondo reale e mondo digitale tramite l’analisi e l’interpretazione di una grandissima mole di dati che rende possibile utilizzare le risorse limitate in modo efficiente e rendere industrie, infrastrutture, mobilità e reti più sostenibili, oltreché più resilienti e profittevoli” continua Masoero.
Xcelerator si allarga: la parola ai partner di Siemens
Daniela Vinci, Ceo di Masmec: “Collaborare con Siemens per noi ha significato, innanzi tutto, far avanzare i processi interni e creare un vantaggio competitivo, potendo affiancare i nostri clienti sin dalle fasi iniziali dei loro progetti con attività di co-design. Inoltre, ci ha permesso di aprire le porte a nuove opportunità di business, riversando all’esterno la competenza che abbiamo maturato nelle tecnologie digitali”.
Daniele Gamba, Ceo di AISent: “Amiamo le sfide tecnologiche che rendono il mondo più umano. La nostra storia comincia nel marzo 2018, anno della nostra fondazione. In questi anni la passione tecnologica si è unita alla conoscenza più approfondita dei reparti manifatturieri e dei processi produttivi industriali. Durante questo percorso abbiamo identificato e reso concreta la nostra vocazione più autentica: applicare l’intelligenza artificiale per affrontare le esigenze dell’industria manifatturiera. Grazie alla trasversalità della tecnologia e alla flessibilità delle nostre soluzioni, siamo in grado di rispondere a richieste produttive provenienti da diverse fonti, compresi gli utilizzatori finali, i costruttori di macchine e gli integratori. AISent è sempre cresciuta sinergicamente con i partner, tra cui Siemens di cui è Digital Transition Partner per l’Italia e con l’ambizione di crescere all’estero tramite Siemens Xcelerator”.
Leonardo Manaresi, Country Manager di Ascom UMS: “La partnership con Siemens rappresenta per Ascom un ulteriore passo importante nell’ottica della creazione di un network di sinergie finalizzate a supportare il processo di digitalizzazione degli ambienti di cura e di lavoro, obiettivo che reputiamo di cruciale importanza per la crescita e lo sviluppo del panorama economico e sociale italiano.”
Manuele Marra, SVP Critical National Infrastructure & Large Enterprise, divisione Cyber & Security Solutions di Leonardo: “Leonardo e Siemens hanno instaurato una solida sinergia basata su tecnologie proprietarie e competenze complementari. L’obiettivo principale della collaborazione è elevare il livello di cyber resilienza di infrastrutture critiche e realtà industriali, un traguardo che intendiamo perseguire con determinazione in un contesto geopolitico complesso, caratterizzato da minacce sempre più sofisticate e con potenziali gravi ricadute sistemiche”.
Giulio Carone, Amministratore Delegato di Areti: “L’avvio dei servizi di flessibilità a Roma rappresenta un primo fondamentale passo nella strategia di Areti che intende sviluppare reti elettriche intelligenti in grado di interagire con il cliente. Con il progetto pilota ‘RomeFlex’, di cui siamo capofila in Italia e in Europa, i cittadini e i produttori in media e bassa tensione partecipano attivamente alla gestione della rete e offrono servizi di flessibilità, contribuendo così a garantire l’equilibrio tra domanda e offerta di energia. L’utilizzo delle più moderne tecnologie, associate all’intelligenza artificiale, sono parte integrante del progetto che ha l’obiettivo di cambiare la modalità di gestione delle reti per un’ottimizzazione dei consumi a favore del cliente, sempre più protagonista, e per abilitare la transizione energetica, che prevede una sempre più spinta elettrificazione dei consumi”.
“Avevamo la necessità di trovare una soluzione standard per i nostri impianti, che ci permettesse di semplificarne la struttura. È inoltre ormai un fattore determinante e di competitività per gli investimenti in tema energetico, poter ridurre le superfici utilizzando le più adeguate soluzioni tecnologiche. Ed è per questa ragione che ci siamo rivolti a Siemens, e al loro partner Elettromeccanica Ciaurri”, ha dichiarato Matteo Riccieri, Ceo di Viridis Energia. “Grazie al supporto di Siemens e del suo partner, siamo riusciti ad ottenere una produzione studiata e pianificata ad hoc delle apparecchiature necessarie al completamento dei nostri impianti. Se prima avevamo a disposizione una soluzione sempre diversa per ogni impianto fotovoltaico, con costi differenti da progetto a progetto e con il rischio di ritardi nella consegna, ora possiamo contare su una produzione standardizzata e completa, con consegna garantita come da pianificazione e con relativi costi uniformati”.