Da tempo in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici con l’iniziativa Energy Efficiency Movement, ABB propone soluzioni per l’efficientamento energetico nei settori industriali più svariati e, in particolare, per l’elettrificazione di tutte le tipologie di mezzi, con un pacchetto completo che copre una vasta gamma di potenze. Con la recente creazione del business Mobile E-Power, ABB ha intensificato il focus sull’elettrificazione dei mezzi pesanti, tra cui quelli impiegati nel settore minerario. Il portafoglio prodotti comprende motori, convertitori di frequenza, controllori mobili e sistemi di accumulo dell’energia, insieme alle tecnologie di ricarica studiate da ABB specificatamente per l’industria estrattiva, le costruzioni, la movimentazione dei materiali, il trasporto pubblico, marittimo e ferroviario.

I vantaggi della proposta di ABB

La transizione energetica nel settore minerario è guidata, fra gli altri, dall’International Council on Mining and Metals (ICMM), che ha fissato l’obiettivo di azzeramento delle emissioni nette di gas serra (GHG) entro il 2050. Il contributo di ABB si concretizza in numerose partnership con Oem e System Integrator che, sfruttando l’esperienza della casa svizzero-scandinava nell’innovazione di soluzioni di trasporto sostenibili, puntano a realizzare powertrain elettrici completi per veicoli e macchinari per lavori pesanti, nelle miniere sotterranee e di superficie.

Oltre alla riduzione delle emissioni, l’elettrificazione del parco veicoli promette vantaggi molto concreti alle aziende del settore minerario, nonché ai loro operatori. Secondo le stime, entro il 2030 il costo totale di proprietà di un veicolo elettrico a batteria sarà inferiore del 20% rispetto a quello degli attuali mezzi pesanti diesel, grazie a costi di manutenzione inferiori del 20-30% e ad una riduzione dei costi tra il 40 e il 60%. Altrettanto significativi i benefici dal punto di vista della salute e della sicurezza degli operatori: i veicoli privi di emissioni allo scarico riducono la necessità di ventilazione sotterranea e, di conseguenza, abbattono i rischi associati all’inalazione di fumi tossici.

La transizione passa dal retrofit

Nel prossimo decennio, per rispondere alla crescente domanda di minerali essenziali come grafite, litio, nichel e cobalto, necessari per la realizzazione delle batterie, è prevista l’apertura di oltre 300 nuove miniere. Con queste cifre, una transizione totale a mezzi e attrezzature da miniera completamente elettrici è impraticabile nel breve periodo e le aziende avranno bisogno di soluzioni efficaci per continuare a utilizzare l’enorme flotta di veicoli esistenti. Di qui la grandissima importanza che assumeranno le operazioni di retrofit.

ABB ha sviluppato una gamma diversificata di soluzioni di elettrificazione e ibridizzazione, idonee sia per il retrofit di sistemi esistenti sia per l’implementazione su nuovi progetti. Queste soluzioni includono motori, batterie, inverter, system controller e sistemi di ricarica che potranno prolungare ciclo di vita delle macchine.

Optando per il retrofit, gli operatori minerari non solo possono salvaguardare gli investimenti già effettuati, ma beneficiano anche di una vita operativa prolungata nell’ordine di uno o più decenni prima che sia necessaria un’importante manutenzione meccanica. Rispetto alle tradizionali opzioni diesel, inoltre, la trazione elettrica offre prestazioni superiori e funzionalità di monitoraggio remoto, abbinate a maggiore produttività e sostenibilità ambientale.

ABB parlerà dei vantaggi del retrofit in un webinar che si terrà il 5 giugno alle 16, durante il quale saranno presentati alcuni dei canali di finanziamento a sostegno delle imprese che intendono realizzare la transizione all’elettrico.

La seconda vita delle macchine: il caso Nuh Cement

Un intervento di retrofit significativo è quello realizzato da Nuh Cement, azienda turca produttrice di calcestruzzo e altri materiali da costruzione, che, in collaborazione con ABB, ha avviato un progetto ad ampio spettro per l’elettrificazione della propria flotta di macchine edili, utilizzando numerosi componenti forniti da ABB: controller mobile X90, motore ausiliario AXME, soluzione piattaforma Bordline per trazione, inverter ausiliario e convertitore CC/CC, sistema di accumulo dell’energia Bordline e motore di trazione. Secondo il direttore generale Halim Tekkeşin, con la prima fase del progetto (relativa all’elettrificazione degli escavatori al lavoro nelle cave), l’azienda ha già ridotto l’impronta di carbonio e risparmiato 2 milioni di litri di gasolio, regalando inoltre una seconda vita di altri 30 anni a macchine che altrimenti avrebbero dovuto essere rottamate con un costo di sostituzione stimabile in 15 milioni di dollari.

Leggi anche: ABB ed Epiroc. Dalle parole ai fatti

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