«Per 1.600 veicoli potrei anche imparare a volare», ha chiosato Sergio Camolese. Eppure, nonostante il direttore vendite Europa di Allison non abbia le ali, possiamo garantire, il riferimento è tutt’altro che mitologico. Il contratto è infatti scritto nero su bianco e prevede l’equipaggiamento di 1.600 camion a idrogeno per l’approvvigionamento dei supermercati svizzeri. Allison si muove baricentrica tra presente e futuro, il che significa promuovere le ragioni del cambio automatico tra neofiti e scettici e diffonderlo oltre il tradizionale ecosistema camionistico, e interpreta la decarbonizzazione senza erigere barricate mistificatorie sui tempi di diffusione endemica dell’elettrico. Abbiamo approfondito con Camolese la missione di Allison tra le applicazioni mobili industriali e le cavalcate nelle praterie “alternative”, quest’ultime a bordo di un camion.

Tra le applicazioni mobili industriali qual è l’ambito privilegiato di Allison, il movimento terra o l’agricolo?

Il nostro punto focale è tradizionalmente nel construction, dove siamo presenti in modo diffuso tra i costruttori di gru mobili e di dumper. Annoveriamo nomi del calibro di Terex e Bell, presso i quali godiamo di ottima reputazione, che cerchiamo di estendere al movimento terra. Questa è per noi terra di conquista, colonizzata prima dal cambio manuale poi da quello robotizzato, che ha sicuramente maturato ottime prestazioni e, soprattutto, costa molto meno. Abbiamo rivolto al mondo agricolo ben più di un’attenzione, e continuiamo a farlo, ma è un settore che richiede uno sforzo supplementare per convincere gli operatori a cambiare radicalmente l’approccio tecnologico. 

È una battaglia sul prezzo, dunque? Perché scegliere un cambio automatico in luogo del robotizzato?

Si tratta chiaramente di una questione di prezzo. Il cambio robotizzato è un manuale asservito elettronicamente e pneumaticamente, il nucleo sostanziale del costo è lo stesso del cambio manuale. Per rispondere alla seconda domanda, potrei liquidare la questione con una parola sola: “Dakar”. Se dovessi coniare uno slogan, per fugare ogni dubbio sui vantaggi di un cambio automatico, con il convertitore di coppia, anche sulle dune sabbiose, sarebbe “dieci su dieci”, in riferimento alla griglia finale della gara. Trattandosi della trasmissione che stravince la Dakar da un paio d’anni (l’anno scorso abbiamo equipaggiato otto camion tra i primi dieci, quest’anno addirittura l’en plein), siamo radicati anche tra le applicazioni ibride come Hino, oltre a proporci al Gaussin a idrogeno. Diciamo che è cambiato il vento. Non dobbiamo più bussare alla porta di nessuno, ormai sono gli Oem a richiedere le nostre soluzioni. Vale quindi anche per gli “esemplari sui generis”, i “race team” che partecipano alla Dakar con alimentazioni alternative.  

Quindi, quali cambi (di Allison) e quali applicazioni (per Allison)?

Ripeto, siamo presenti sulle gru mobili e su tutti i dumper, rigidi e articolati. Come gamma di prodotto partiamo addirittura dalla 3500, il tipico cambio on-highway di un camion da distribuzione, fino alla 4000, per passare a quelle espressamente off-highway, la 5000, la 6000 e via dicendo, fino alla 9000, sicuramente posizionata su una fascia alta di prodotto, sia per il prezzo che per le performance. Nell’ottica della durabilità, a un’applicazione cava-cantiere basterebbe osservare il comportamento di un articolato equipaggiato con la 3500 per consacrare la 4000 come scelta ottimale per la sua missione. È chiaro che più il gioco si fa duro, più Allison comincia a giocare (la citazione di John “Bluto” Blutarsky è evocativa dell’imprinting americano, ndr). Prendiamo una delle nostre release tipiche, un’Astra, impiegata negli ambienti più sfidanti, dove il service è talvolta una missione quasi impossibile. Una corretta manutenzione allunga la vita del cambio fino a farla coincidere con quella del veicolo stesso. Posso estendere le stesse aspettative a Renault. In passato abbiamo coperto il Kerax, evolutosi nella serie K, in zone impervie come Guinea Equatoriale e Medio Oriente. Allison è diventata sinonimo di cambio “bullet proof” per le condizioni ambientali estreme. Tornando alla diversificazione delle nostre referenze, una risorsa interna al marketing si occupa di sondare tutte le applicazioni industriali, dal sollevamento al movimento terra, fino all’agricolo. Stiamo facendo delle valutazioni, sia per i cambi tradizionali che per gli elettrici. Abbiamo visitato il Gis di Piacenza per comprendere quali opportunità offra il mercato. Il nostro è un prodotto premium e questa è una fase esplorativa. (…)

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