Amer 100 Quad e Ips Volvo Penta
Amer e Ips. Quelli dei cantieri Permare hanno virato sugli Ips di Volvo Penta per infondere brio, stabilità e tanti chilowatt all’Amer 100 Quad. Che gli Ips setaccino consensi nel diporto non è una gran novità, che lo facciano su scafi da 30 metri metri fuori tutto è però una notizia che non passa in […]
Amer e Ips. Quelli dei cantieri Permare hanno virato sugli Ips di Volvo Penta per infondere brio, stabilità e tanti chilowatt all’Amer 100 Quad. Che gli Ips setaccino consensi nel diporto non è una gran novità, che lo facciano su scafi da 30 metri metri fuori tutto è però una notizia che non passa in sordina. A nove mesi dall’investitura a “Most innovative yacht of the year” al Salone di Cannes, l’Amer 100 Quad troverà rappresentanza tra le pagine del Grandangolo sul numero di DIESEL in distribuzione.
Le ragioni di un amore…
La formula ‘all in one‘ degli Ips semplifica la vita ai cantieri e anche in questo caso i progettisti dell’Amer 100 Quad hanno benedetto un pacchetto che ‘infiocchetta’ e serve ‘chiavi in mano’ propulsore, pod, eliche, joystick ed Evc (Electronic vessel control).
Tratti salienti dell’Ips
Le eliche controrotanti sono rivolte verso prua, quindi con spinta parallela alla carena e conseguente ottimizzazione, per così dire, ‘solidale’ della spinta propulsiva. Posizionate sotto la carena, le eliche consentono di evitare cavitazione e intrusione d’aria. Il mozzo ha dimensioni ridotte e non canalizza gli scarichi, che sono rilasciati nella scia delle eliche, sgravando armatore e ospiti da olezzi e altri fastidi.
Associato alle eliche, sull’Amer 100 Quad, c’è il ‘mister muscolo’ in verde, il 12,8 litri che si è affisso i galloni di capo ciurma, data la latitanza del 16 litri nella famiglia Ips (questioni di coppia, cioè di momento torcente…). L’esacilindrico è stato arruolato nella misura di quattro unità nella taratura al vertice: 588 chilowatt a 2.300 giri, con un momento che sfiora i 3.000 Nm, dei quali 2.440 disponibili a cloche completamente abbassata.
Amer 100 Quad
Chi sono le firme del 29,6 metri della Riviera di Ponente? Massimo Verme ha curato l’architettura navale, Stefano Tini il design degli interni. Lo scafo misura 24 metri, con 7 metri di baglio e 83,5 di dislocamento.
In sala macchine trovano spazio due generatori di bordo di Kohler Power Systems, 33 chilowatt e 41 kVA. Il pannello di controllo è il Decision maker 3500.
Nel tripudio di ebanisteria, il teak vintage si accomoda sul pavimento della cabina armatoriale, rivestita in mogano, mentre la cabina degli ospiti è posizionata nel ponte inferiore. Qui il teak è associato all’acciaio lucido. Sul ponte superiore, idromassaggio, prendisole e tavolo per pasti e spuntini.
Se vi pare poco…