Paolo Scudieri, presidente di Anfia e di Adler-Pelzer Group, in merito alla nuova posizione espressa negli scorsi giorni dal governo tedesco rispetto alla proposta della Commissione europea di revocare la messa al bando dei motori endotermici in UE dal 2035, ha dichiarato: “Accogliamo con favore la nuova posizione espressa negli scorsi giorni dal governo tedesco rispetto alla proposta della Commissione europea di revocare la messa al bando dei motori endotermici in UE dal 2035”. La principale economia europea è posta stata sotto pressione da parte di altre nazioni occidentali per raggiungere l’obiettivo di diventare meno dipendente dal gas russo, ma i piani tedeschi per eliminare gradualmente le centrali elettriche a carbone entro il 2030 e per chiudere le sue centrali nucleari entro la fine del 2022 ora saranno difficilmente rispettati.

Via libera ai carburanti alternativi

Siamo concordi nel ritenere”, ha proseguito Scudieri, “che questa tecnologia possa, invece, dare un contributo importante alla decarbonizzazione della mobilità attraverso l’impiego dei carburanti sintetici e dei biocarburanti, nonché nel sostenere la necessità di un approccio tecnologico neutrale, che lasci spazio a più soluzioni per l’abbattimento delle emissioni di CO2, anziché concentrarsi esclusivamente sul veicolo elettrico”.

Avanti anche con le rinnovabili

Il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner (nella foto di apertura) ha definito le fonti di energia elettrica rinnovabili “l’energia della libertà”. Il nuovo governo tedesco si è impegnato ad avere 15 milioni di auto elettriche in circolazione entro il 2030 e a eliminare gradualmente la vendita di veicoli a benzina e diesel prima dell’entrata in vigore del divieto dell’UE, previsto per il 2035. Ma ha anche promesso di continuare a consentire la vendita di veicoli con motore a combustione che funzionano con combustibili sintetici.

Scuderi a favore del fondo per la riconversione

A livello italiano”, ha aggiunto il presidente di Anfia, “stiamo portando avanti le interlocuzioni con i Ministeri competenti in materia, che abbracciano una posizione sostanzialmente allineata a quella della filiera industriale, anche per mettere a punto le politiche industriali indispensabili per accompagnare le imprese nel processo di transizione ecologica. Va nella direzione di gestire in maniera adeguata questo processo anche l’istituzione di un fondo pluriennale a sostegno della riconversione della filiera industriale, prevista dal decreto bollette, che dovrà essere sfruttato al meglio con la declinazione di misure di supporto alla domanda di veicoli a zero e a bassissime emissioni e a supporto degli obiettivi di sostenibilità e competitività del sistema produttivo”.

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