As Labruna e il BlueHybrid di Cmd, un fuoco alimentato dalle… Fiamme gialle. Proprio a Genova, al Salone che ha giocato d’anticipo rispetto all’ultimo, fatale, Dpcm, in controtendenza, era presente lo scafo ibrido per la Laguna della Finanza. Abbiamo consultato l’intera filiera, dal fornitore di motori, al cantiere e all’armatore.

As Labruna e il BlueHybrid

As Labruna e il BlueHybrid di Cmd: a Genova, per Venezia

As Labruna è il concessionario per l’Italia di Fnm e Cmd Engine. Quindi, anche del BlueHybrid, la creatura di Francesco Iantorno, di Cmd. Proprio a Genova si è presentata allo stand della Guardia di Finanza.

 

Partiamo proprio da loro, dall’armatore, per voce del Maresciallo aiutante, Cornelio Damiano:

«La navigazione a Venezia presenta caratteristiche uniche. Ovvero, forti escursioni di marea, bassi fondali, il passaggio sotto i ponti anche in caso di alta marea e, naturalmente, un occhio di riguardo al moto ondoso.

Lo scafo quindi è stato sviluppato sia per un miglior avanzamento dell’acqua nella versione elettrica, sia per ridurre il fenomeno del moto ondoso. Un aspetto molto importante è l’impatto ambientale: si può navigare tranquillamente per più di otto ore in elettrico.

Le velocità sono basse (5 chilometri orari la velocità consentita in Canal Grande). L’unità è operativa ed è il primo esemplare di una ventina di imbarcazioni. È prevista una fase di test, se così possiamo dire, per i prossimi sei mesi e poi, limati eventuali dettagli, si entrerà in produzione con le altre.

Il progetto, comunque, è già approvato dal Comando Generale. Una decina di imbarcazioni saranno operative in laguna, le altre saranno inviate in giro per l’Italia e opereranno in aree marine protette, laghi o dovunque ci sia la necessità di contenere le emissioni».

As Labruna e il BlueHybrid

Fabio Bonaccorsi, responsabile operativo della parte defense del cantiere Effebi, Gruppo Overmarine. «Abbiamo deciso di avvalerci di un fornitore unico, Fnm, per endotermico ed elettrico, mentre per le batterie ci siamo rivolti ad Archimede Energia. L’integrazione tra i due motori è stata fatta dalla ditta, che ha fornito insomma il pacchetto completo, per noi una soluzione ottimale».

La voce di As Labruna

Infine, è lo stesso Massimo Labruna a dire che: «Il Salone di Genova ha confermato che l’ibrido sarà sempre più un elemento importante della propulsione nautica, come dimostra la motovedetta della Finanza». Ovviamente c’è ancora qualche nodo da sciogliere:

«Il problema è il costo», sostiene Labruna, artefice di un evento web sulla necessità dell’ibrido, insieme a Cmd, Fpt Industrial e Isotta Fraschini «a causa della mancata industrializzazione. Stiamo lavorando per offrire una soluzione plug&play, con un pacchetto completo anche dei cavi».

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