AS Labruna coniuga il verbo dell’elettrico
AS Labruna si è presentato all'Electric Boat Show di Milano con un assortito repertorio elettrico direttamente in acqua, pronto per il test
Eravamo all’Idroscalo, ricordate? Dal 12 al 14 maggio, insieme al nostro sguardo curioso, non poteva mancare AS Labruna. «Partecipiamo all’Electric Boat Show perché è l’unica manifestazione in Italia dedicata all’elettrico, per queste specifiche applicazioni. È una fiera particolare, orientata ai test delle barche in acqua» anticipa Massimo Labruna.
Quel tuffo elettrico di Massimo Labruna
Non fa più scalpore l’attivismo di AS nella conversione dei sistemi propulsivi di piccola e media taglia, prassi consolidata e ribadita in qualsiasi sede, che si tratti del Mets di Amsterdam o del Salone Nautico di Venezia. Si trovano qui proprio in conformità al loro ruolo di system integrator nell’elettrico in chiave nautica. Vi riportiamo l’incipit di quanto espresso da Labruna proprio a Venezia, un anno fa: «Abbiamo realizzato un concept, in tutti i sensi, che sia scalabile su imbarcazioni più grandi, dove la criticità deriva dalla potenza delle celle a combustibile, con un’asticella comunque alzata a 300 chilowatt, che è pur sempre una potenza di tutto rispetto. Così pensiamo di risolvere l’annoso problema dell’autonomia delle barche full-electric. L’imbarcazione è dotata di due motori elettrici, di un pacco batterie tampone e di fuel cell a idrogeno che ricaricano le batterie».
Al molo dell’Idroscalo è attraccata Futura, già vista a Venezia e Montecarlo, attraccata sulle sponde dell’Idroscalo in versione ulteriormente raffinata. Due motori E-Vision X-20 da 11,5 chilowatt, con motore immerso da 48V, equipaggiata da batterie al litio da 5 kWh (espandibili a 14 kWh), e due celle a idrogeno da 1 kW ciascuna. È il prodotto di punta di AS, capace di un’autonomia di una decina d’ore. Futura non è però sola, affiancata da due open in vetroresina, equipaggiati con un fuoribordo elettrico da 11,5 kW, di cantieri di Mesagne (BR), Idea Marine e Mingolla. Sottolinea Massimo Labruna che «l’elettrico si concilia con le imbarcazioni di tutti i giorni, 6,5 nodi in modalità elettrica e un’autonomia di 4 ore».
È il momento del rinnovamento
L’upgrade non si limita però agli scafi ormeggiati qui a Milano. Anche Maradea ha beneficiato dell’ottimizzazione del sistema, riducendo sensibilmente il rumore, a partire da quello generato dal trascinamento della cinghia. Ci congediamo con una doppietta di anteprime. A Venezia AS Labruna lancerà il powerpack: un box dalle dimensioni di un termico da 20 cavalli, che contiene un elettrico da 10 kW, 2 batterie, per un totale di 5 kWh, e 11 DC-DC converter per la ricarica delle batterie di servizio, e sistema di raffreddamento ad acqua. Non ha bisogno di collegamenti elettrici. L’ultimo annuncio riguarda l’Energy Boat Challenge, che si terrà dal 5 all’8 di luglio, a Montecarlo. Saranno presenti alla gara organizzata dallo Yacht Club Monaco con una barca in materiale composito, ultra-leggero per compensare il peso delle quattro batterie da 7 kWh, realizzata in collaborazione con il Politecnico di Bari.