Assogasmetano è intervenuta il 14 marzo all’audizione informale presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive della Camera dei Deputati, nell’ambito del DDL di conversione del D.L. n. 17 del 2022 (cosiddetto Decreto Energia) riguardante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.

Nel corso del suo intervento, Il Presidente Flavio Merigo ha sottolineato che: “Il settore della distribuzione metano sta vivendo da mesi una situazione drammatica. Già a settembre dello scorso anno abbiamo lanciato l’allarme ed abbiamo chiesto un incontro con il governo per identificare soluzioni e strategie e misure atte a calmierare i prezzi, purtroppo, sino ad ora, senza esito. I costi del gas naturale sono incrementati di 10 volte e il costo dell’elettricità, necessaria per la compressione/erogazione del gas, è più che quadruplicato. Ne consegue che anche gli oneri fiscali (Iva) pagati dagli utenti sono saliti in eguale misura, facendo levitare il prezzo alla pompa in maniera tale da renderlo, di fatto, non attrattivo per l’utenza che ha scelto il metano per la sua sostenibilità economica ed ambientale. Oggi la situazione della distribuzione è drammatica: molti impianti hanno da mesi azzerato vendite e ricavi e, se non verranno messi in atto adeguati correttivi, saranno costretti a chiudere i battenti. Già ora, in alcune zone del Paese, i gestori piuttosto che applicare prezzi esorbitanti alla pompa (4-5 euro al kg), preferiscono chiudere l’impianto, con grave disagio alla nostra utenza, composta di oltre 1 milione di utenti, prevalentemente famiglie a medio e basso reddito”.

Assogasmetano: ridurre l’Iva sul biometano

Merigo ha poi ricordato ed evidenziato che il nostro Paese è fra i primi produttori di biometano, carburante ecologico, già presente nella rete distributiva per una quota del 26% e che il suo impiego nei trasporti, sia allo stato gassoso che liquido, permette già oggi una notevole riduzione delle emissioni inquinanti. Inoltre la tecnologia del metano/biometano è propedeutica alla progressiva introduzione dell’idrogeno nella rete e nei trasporti.

Da tempo l’Associazione chiede in via prioritaria la riduzione dell’Iva sul gas naturale dal 22 al 5%, come già accordato all’utenza domestica e industriale e la possibilità di dar corso ad un regime di prezzi amministrati, a tempo determinato, allo scopo di stabilizzare il mercato, evitando il cosiddetto “effetto panico” fra gli utenti e, allo stesso tempo, impedire ogni forma di speculazione, nazionale ed internazionale, sui mercati energetici.

Il Presidente Merigo ha quindi concluso auspicando un intervento urgente per salvare un settore, ritenuto da tutti fondamentale per il processo di decarbonizzazione dei trasporti e per la transizione ecologica.

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