Atena e l’Additive Manufacturing, uno sposalizio che sarà celebrato al Campus Bovisa del Politecnico di Milano mercoledì 17 maggio. Il 3D entra prepotentemente nell’agenda dell’Associazione italiana di tecnica navale, Atena, per l’appunto, che ha inserito nel carnet di eventi, il terzo dell’anno in corso, l’appuntamento con i modelli 3D. L’introduzione sarà a cura di Silvia Piardi, Direttore del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, Bruno Della Loggia, Presidente di Atena Lombardia, Claudio Boccalatte, Direttore Centro Interforze Studi per applicazioni militari, e Stefano Pagani Isnardi, Responsabile ufficio studi Ucina. Alcuni tra i relatori sono firme note a DIESEL, come si evince dal seminario di Ascomac al Seatec. 

Atena e l’Additive Manufacturing: le opportunità e le prospettive industriali

Quattro gli interventi previsti nella prima sessione: “Additive manufacturing: le opportunità e le prospettive industriali“, a cura di Alessandro Salmi del Politecnico di Torino; “Materiali, stampa 3D e robotica: nuovi orizzonti per la manifattura di compositi a fibra lunga“, intervento di Marinella Levi del Politecnico di Milano. Sempre a cura del PoliMi i contributi di Maurizio Vedani e Patrizia Bolzan: rispettivamente renderanno edotti delle “Potenzialità e applicazioni delle tecnologie additive per la produzione di componenti/sistemi metallici” e di come “Materializzare prodotti: stampa 3D e design“.

Dopo la doverosa interruzione prandiale si riprenderà con la seconda sessione.

Esperienze in campo nautico

Paolo L. Nazzaro e Guido Zannoni (Superfici) sono in agenda per “Le barche si stampano: l’Additive Manufacturing come scenario della progettazione nautica“. Daniele Cevola (Livrea yachts) ci introduce a “Fabbricazione additiva nel comparto nautico: nuovi scenari e prospettive“. Francesco Braghin, di PoliMi, conclude la sessione con un contributo su: “Tecnologie free-form per la realizzazione di componenti nautici in tape layering“.

Pausa caffè e si ricomincia. Al centro della terza sessione le “Esperienze in campo navale“.

Riccardo Profumo, di Dragonfly, ci introduce ad “Additive Manufacturing experiences and solutions in the shipping & Marine industry“. Grossi, Tancredi e Bertetta (quest’ultimo di Fincantieri) ci espongono un case study: “Additive Manufacturing – Fincantieri/ Unige experience in model scale propellers“. Conclusione affidata ai padroni di casa, rappresentati da Davide Telleschi, che ci illustrerà le “Potenzialità delle tecnologie additive in contesti in via di sviluppo“.

Atena e DIESEL

Non è la prima volta che ci occupiamo di Atena. Correva l’anno 2015 e all’epoca partecipammo al convegno “La generazione di corrente nel diporto“, relatori Cummins, Kohler power systems-Saim e Zenoro-Rama Motori, a Milano.

Poco più a nord, a Lecco, abbiamo fornito il resoconto della diciottesima edizione di Nav, presso la sezione distaccata del Politecnico. In calce, la sintesi di quanto è successo sul Lago di Como due anni fa si trova nelle parole di Bruno Della Loggia. «Il fil rouge è stato lo sforzo costante per una maggiore efficienza nella progettazione sia dei mezzi navali che degli impianti di bordo e della loro gestione. Particolare rilievo hanno avuto le sessioni dedicate a “Ship propulsion & machinery”, che hanno affrontato i temi delle innovazioni tecnologiche e gestionali degli apparati motore, dei combustibili alternativi, dei sistemi di automazione e monitoraggio delle prestazioni fino al recupero dell’energia dispersa».

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati

Diesel, ancora tu?

"Diesel, ancora tu, non dovevamo vederci più?" è il titolo del convegno che si è tenuto all'Eima, con la partecipazione di BU Power, CNH, Deutz, FPT, Rehlko e Saim