Le gare di fornitura per Atm Milano sono, da alcuni anni, sotto i riflettori. Volumi e l’interesse per una città al centro dell’Europa rappresentano il sale per una pietanza già davvero molto sapida. L’attenzione è ora tutta rivolta alla gara per i 340 autobus elettrici dove si sono presentati quattro costruttori sui tre lotti che compongono il tender.

Gara elettrici Atm Milano, le offerte Byd, Solaris, IIA e Iveco Bus

Byd e Solaris hanno presentato offerta su primi due lotti (12 e 18 metri per una totale di 310 ebus) mentre sul terzo lotto (30 bus da 12 metri) a giocarsi la partita, oltre Solaris e Byd, sono anche Industria Italiana Autobus e Iveco Bus. Il 10 febbraio c’è stata l‘apertura delle buste amministrative. Tutto liscio come l’olio? Effettivamente no. L‘azienda meneghina ha infatti rilevato alcune difformità nella busta presentata da Solaris ed è ricorsa al soccorso istruttorio, “uno strumento che consente il superamento delle carenze di qualsiasi elemento formale della domanda di partecipazione e delle dichiarazioni”. 

Dopo l’analisi dei documenti presentati, Atm sembra abbia deciso, secondo alcune fonti, di escludere Solaris che comunque avrà 30 giorni per presentare ricorso.

La partita è ancora tutta aperta ed è difficile pensare che Solaris (tra i leader del mercato europeo, best in class in Italia e che conosce benissimo Milano) possa essere inciampata, per ben due volte, su un errore formale. Stringendo il campo sull’Italia, Solaris è rappresentata (come tutto il mercato sa bene) da una squadra che ha un’innata capacità di lettura e analisi dei capitolati di gare e che più volte è riuscita a dribblare la concorrenza e andare a segno.

Comunque vediamo i possibili scenari. Il primo, se Solaris non dovesse presentare ricorso, nei prossimi anni Milano avrà una delle più grandi flotte di autobus cinesi d’Europa. Una sorta di succursale di Shenzhen sotto la Madonnina. Altra ipotesi, Solaris presenta il ricorso e lo vince: qui la partita può tornare sui binari. Terza? Gara annullata. Secondo alcuni l’ipotesi più probabile.

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati

Focus sul nuovo e-axle nell’intervista a Jan Hjelmgren (Volvo Trucks)

“Il nostro e-axle sviluppato internamente è un elemento fondamentale nei nostri prodotti a lungo raggio. Avremo più spazio per le batterie, il che è positivo. Un altro aspetto fondamentale è avere una buona tecnologia delle batterie per avere camion elettrici ad alte prestazioni”, ci ha detto Jan Hj...