19.604 autocarri pesanti e 3.172 autobus, rispettivamente in crescita del 36,1 e del 5,5 per cento rispetto all’anno precedente: questa la fotografia del mercato dei trasporto pesante 2016 fornita dal centro ricerche Continental Autocarro, che ha utilizzato per l’elaborazione i dati Aci. Il computo si riferisce agli autocarri con peso totale a terra superiore alle 16 tonnellate e ad autobus, comprensivi di minibus e midibus.

Trasporto merci, il sud cresce

Assai eterogenea la geografia della crescita. Gli autocarri sfondano, a sorpresa, in tante regioni del sud: in Calabria le immatricolazioni sono cresciute del 78 per cento rispetto al 2015, in Puglia del 61 per cento. Nella top five anche Marche (al secondo posto per tasso di crescita), Molise ed Umbria. Per quanto riguarda il volume dell’immatricolato, la Lombardia è irraggiungibile: 3.467 autocarri nel 2016 contro i 2.615 del 2015, con una crescita del 32,6 per cento. Il meno distante è il Veneto con mille veicoli in meno: 2.441.

Il sali-scendi del mercato autobus

Per quanto riguarda gli autobus, le immatricolazioni sono triplicate in Liguria, ma anche le isole non scherzano: più 86 per cento in Sardegna, 67 per cento in Sicilia. Lombardia e Toscana vanno in picchiata. A guidare la classifica delle regioni che hanno immatricolato più bus vi è il Lazio, con le sue 420 prime iscrizioni (determinante il peso della maxi-commessa Cotral). Rispetto a un 2015 da 369 mezzi, la crescita è del 13,8 per cento. Subito dietro per volume di immatricolato c’è la Lombardia, i cui 365 nuovi autobus si collocano su un piano inclinato rispetto ai 568 immatricolati nel 2015 (anno in cui ha guidato la classifica con duecento esemplari di vantaggio sul Lazio). Veneto e Sicilia hanno immatricolato rispettivamente 277 e 227 bus: più 45 per cento per il primo, più 66,9 per cento per la seconda. Le isole appaiono in grande spolvero: la Sardegna si posiziona seconda nella graduatoria delle percentuali di crescita, grazie ai suoi 41 nuovi bus che le valgono un picco dell’86,4 per cento. A staccare in maniera esorbitante le altre regioni è tuttavia la Liguria, forte di un più 284,8 per cento di autobus immatricolati. La cifra è di 127 prime iscrizioni, contro le 33 del 2015. A chiudere la classifica vi è la Toscana: i 236 mezzi immatricolati nel 2016 sono il 39,3 per cento in meno rispetto ai 389 del 2015.

Prosegue la crescita, ma non basta

«La crescita delle immatricolazioni di autocarri pesanti e autobus registrata nel 2016 – il commento di Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia – prosegue la serie positiva che ha avuto inizio nel 2015, dopo anni di cali importanti. Il settore dei trasporti pesanti però continua ad avere un forte bisogno di ricambio di un parco circolante ancora mediamente vecchio, ricambio che negli anni della crisi per evidenti difficoltà economiche le aziende di trasporto hanno rimandato a tempi migliori. Tale bisogno risponde ad una più generica esigenza di maggiore efficienza nella gestione dei mezzi. Proprio a questa esigenza vuole rispondere anche Continental mettendo a disposizione delle aziende di trasporto prodotti e servizi mirati per incrementare l’efficienza dell’utilizzo dei veicoli su strada». Dell’offerta Continental fa parte il programma Conti360° Fleet Services, dedicato ad ogni tipo di veicolo e volto a mettere in rete l’intera flotta in modo da permettere all’operatore un controllo in tempo reale.

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