Avoni Industrial e i nuovi powerpack: un pacchetto completo di assistenza pre- e post-vendita
Avoni ne ha fatta un'altra delle sue, e si chiama powerpack. Dopo l'anteprima con Bastelli HTS al Key Energy, con prodotti motorizzati dall'F28 e dall'F36, è ancora un motore FPT Industrial protagonista: l'N45, Stage V e HVO ready.
Roberto Paolozzi, Application Director di Avoni, vive con un piede in auto e con l’altro in aereo. Si è concesso una pausa per Powertrain, e ne valeva la pena. La gamma di powerpack del braccio operativo di FPT Industrial, alle porte di Bologna, si è infatti arricchita dell’N45 (nella foto in apertura). Dopo il duetto a quattro mani con Bastelli HTS, al Key Energy dall’F28, 55 kW, e dall’F36, nelle due taglie Ipu, 90 e 105 kW, (volendo, sarebbe arruolabile anche l’F34), è il turno dell’annunciato 4,5 litri. Puntualizza Paolozzi: «Siamo partiti dal top rating da 125 chilowatt, ed è disponibile anche nei nodi da 89 e 103 kW. Le masse del radiatore non sono del tipo a sandwich ma sovrapposte, quella dell’intercooler e quella del radiatore, per consentire l’utilizzo della ventola sia soffiante che aspirante. Il powerpack è implementabile con l’N67 e, potenzialmente, con la famiglia Cursor. I margini di applicabilità sono estremamente elastici: dalla pressa rottami, alle trivelle, alle macchine speciali, come quelle per il taglio del marmo, a qualsiasi applicazione che contempli lo spazio minimo per l’alloggiamento. Il motore è consegnato assemblato e validato, certificato da Avoni, che garantisce con il benestare sull’applicazione».
T come test, il valore aggiunto di Avoni
«Effettuiamo test a 360 gradi, le caratteristiche del motore devono essere infatti valutate in base all’applicazione» precisa Paolozzi. «Un valore sensibile è l’ATB (Air Temperature to Boil, ndr), che misura la temperatura massima alla quale può lavorare il motore. Deve essere necessariamente valutato con la cofanatura, i valori non coincidono con quelli forniti dal motore nudo. La principale peculiarità dei powerpack è la versatilità. Lato radiatore, per esempio, la ventola può essere soffiante o aspirante. Cambia il posizionamento: tra le possibili varianti, c’è chi lo richiede a paratia sul lato sinistro, con ingresso dell’aria sul lato destro ed espulsione frontale».
Il corredo di dispositivi firmati Avoni non finisce qui. «Il cablaggio elettrico presenta un’interfaccia particolare, di nostra concezione. Il powerpack è equipaggiato con un dispositivo per il controllo remoto sia lato motore che lato macchina. Uno spazio web dedicato e customizzato permette all’utente di agire immediatamente, come se si trovasse posizionato di fronte al cruscotto della propria automobile… Abbiamo sviluppato delle piste elettroniche con dei relè che svolgono autodiagnosi. Per visualizzare il concetto, se dovesse saltare il fusibile F5, a mero titolo di esempio, si attiverebbe l’allarme. I tempi di diagnosi e fermo macchina sono ridotti ai minimi termini. Del resto, la richiesta di questi motori Stage V è ormai tassativamente “chiavi in mano”. Avoni fornisce un sistema, che non si limita al motore e si esaurisce al volano. Completata la nostra missione, l’Oem è in grado di collegare qualsiasi tipo di utenza, che ne so, una pompa idraulica, pto, addirittura un alternatore!».
Semplificatori della “dura vita” dei costruttori
«Questo è esattamente il focus di Avoni. La nostra forza è la massa critica che ci ha consentito accordi vantaggiosi con i fornitori, che si riverberano sui piccoli Oem, alla pari di quelli più strutturati. Che si tratti di cablaggi, sempre più performanti, e di body computer, la gestione del motore è elettronica e si basa sul Can. È una formula win-win: se lascio all’Oem l’incombenza integrale del cablaggio, in caso di problematiche, sarà Avoni a dovervi porre rimedio». In una parola, razionalizzazione. E organizzazione. Parole che includono anche le declinazioni del post-vendita. «La Avoni ci ha puntato molto, investendo risorse per supportare il cliente, dalla fase di vendita a tutte le fasi successive. I nostri clienti esportano all’estero e se al momento del bisogno non trovassero adeguato supporto per l’assistenza, beh, questo implicherebbe la fine del rapporto. Per evitare situazioni scabrose, svolgiamo un’attività preliminare di mappatura del service sul territorio interessato, insieme a FPT. Se il service è assente in loco, subentriamo noi. Ci appoggiamo all’importatore e gli forniamo strumenti di diagnosi, eventualmente setacciando strutture alternative. Garantiamo continuità anche tramite gli strumenti di controllo in remoto, che monitorano il funzionamento durante la mission».
Panoramica aerea dello stabilimento Avoni Industrial, a Calderara di Reno (Bologna)
Formazione? Anche sul campo. A domicilio…
Roberto Paolozzi coordina pure attività in loco per la formazione dei tecnici, attraverso training mirati in collaborazione con FPT Industrial. «Un problema che talvolta emerge è la scarsa conoscenza della macchina e delle nuove tecnologie. Su tutte, la rigenerazione manuale del Dpf, che prevede una serie di parametri da valutare (tra gli altri, cita la temperatura dell’acqua a 60° e la condizione safety, ndr). A volte succede che ci troviamo davanti a dei malfunzionamenti, male interpretati come errori del motore, solo perché non viene eseguita in modo corretto la procedura di rigenerazione. Su questo noi interveniamo preventivamente fornendo la formazione necessaria affinché questo possa essere semplicemente risolto in autonomia dai tecnici che hanno partecipato alle nostre giornate di training».».
Insomma, powerpack inteso come pacchetto completo di assistenza pre- e post-vendita. Avoni porterà l’N45 a Bologna, nel corso di una serata “fuori Salone”, in concomitanza con Eima 2024.