Bauma 2025, il focus sarà sulla neutralità climatica nel mondo delle costruzioni
Il Bauma 2025 sarà incentrato sul confronto per la ricerca che porti ad una decarbonizzazone del processo delle costruzioni. Un tema sempre più impellente per la salvaguardia ambientale, che comporta scelte logiche, scientifiche e lontane dalle visioni ideologiche.
Il Bauma 2025 è dietro l’angolo. Nel mondo delle costruzioni si sta aspettando la kermesse di Monaco di Baviera che, quest’anno, cade in un periodo complesso per l’economia tedesca che si annuncia in piena recessione. Una motivazione in più per capire quali saranno i sentiment del futuro e quali trend seguirà il nostro settore.
Di fatto le tematiche ufficiali della fiera si incentreranno su tre punti fondamentali: l’aumento dell’efficienza della macchina e dei processi di costruzione e le fonti energetiche alternative. Il Bauma affronterà quindi i temi di come sia possibile portare i processi di costruzione verso un impatto climatico zero. L’obiettivo della manifestazione è quindi di fornire risposte a questa domanda grazie alle soluzioni messi in mostra nel corso del suo svolgimento dal 7 al 13 aprile 2025.
Bauma: aspettative elevate per l’ottimizzazione dei processi?
L’efficienza delle macchine è il primo approccio per una maggiore protezione del clima in cantiere. Joachim Schmid, amministratore delegato della divisione Macchine edili e impianti per materiali edili presso l’Associazione tedesca dell’industria meccanica (VDMA), in proposito afferma: “Si è già ottenuto molto in questa direzione visto che l’industria internazionale delle macchine edili ha già portato avanti con vigore questo sviluppo per decenni. L’ottimizzazione dei processi è un’altra direzione verso cui andare per avere la neutralità climatica”.
Fra le tecnologie chiave vi sono quindi digitalizzazione e automazione. Le soluzioni digitali consentono una migliore pianificazione delle macchine, il che aiuta a evitare tempi di inattività. Lo sviluppo di una sofisticata comunicazione macchina-macchina può garantire catene di produzione più efficienti. Inoltre i sensori intelligenti monitorano lo stato della macchina e rilevano eventuali aumenti dei consumi per inefficienze o guasti in arrivo.
Schmid sottolinea inoltre: “Esiste anche un notevole potenziale di riduzione della CO2 nel funzionamento delle macchine. Oltre ad una formazione adeguata degli operatori, il settore si affida sempre più a sistemi di assistenza digitali e all’automazione parziale dei processi”.
Le propulsioni alternative
Un’altra leva per la decarbonizzazione è lo sviluppo di concetti di propulsione alternativi. Al Bauma si vedranno, oltre all’uso di motorizzazioni elettriche, molte aziende e istituti di ricerca si stanno anche concentrando sullo sviluppo e la sperimentazione di macchinari edili con motori ad idrogeno. L’uso di olio vegetale idrogenato (HVO) promette inoltre un grande potenziale per la riduzione dei gas serra. Nicole Schmitt, direttore del Bauma, spiega infatti: “Poiché le propulsioni alternative sono attualmente rilevanti per produttori e utenti, dedichiamo un argomento chiave separato a questo segmento tecnologico al Bauma 2025”.
Per un processo che funzioni e che sia vantaggiosi per tutti occorre che la politica agisca in modo concreto per creare un quadro giuridico adeguato. Questo richiede tagli alla burocrazia, finanziamenti per la ricerca e stabilendo linee guida per lo sviluppo di un’infrastruttura di fornitura nazionale con fonti energetiche alternative.
Leggi, riguardo alla precedente edizione: Bauma 2022: novità fieristiche alimentate elettricamente