Benevelli, full electric per vocazione
La notizia della partnership tra Rama Motori – storico distributore di marchi come John Deere, Psi, Kawasaki e Tedom – e Benevelli, consolidata azienda del reggiano che ha un know-how avanzato in fatto di elettrificazione l’avevamo data per tempo. Al Key Energy di Rimini, all’inizio di novembre, abbiamo avuto modo di conoscere più in […]
La notizia della partnership tra Rama Motori – storico distributore di marchi come John Deere, Psi, Kawasaki e Tedom – e Benevelli, consolidata azienda del reggiano che ha un know-how avanzato in fatto di elettrificazione l’avevamo data per tempo.
Al Key Energy di Rimini, all’inizio di novembre, abbiamo avuto modo di conoscere più in profondità la realtà emiliana e scambiare quattro chiacchiere con Alberto Benevelli, CEO di un’azienda da circa 7 milioni di fatturato, fortemente votata all’elettrico, che esporta in tutto il mondo i suoi prodotti e che, trattamenti termici a parte, ha mantenuto rigorosamente all’interno la propria produzione.
La svolta elettrica di Benevelli
Cambi di velocità e riduttori per motori endotermici sono stati il punto di partenza della realtà con sede a Rubiera sin dall’avvio dell’attività, nell’ormai lontano 1962. Qualcosa, però, cambiò radicalmente qualche decennio dopo, nel 1996, «quando– ci racconta Alberto Benevelli – un cliente non riusciva a trovare sul mercato una trasmissione adatta per un veicolo elettrico che stava realizzando. Così, spinto anche dalla passione che ho sempre avuto per l’ecologia, progettai la mia prima trasmissione elettrica. Siamo stati dei precursori, evidentemente, e già nel 2000 eravamo in grado di gestire 20 chilowatt di potenza. Oggi ci rivolgiamo principalmente alle macchine speciali da lavoro: dagli Agv (i robot mobili per l’intralogistica, ndr) alle piccole trattrici, fino alle macchine per le vigne o per la raccolta della frutta. Il motore elettrico combina il rendimento di un sistema meccanico con la flessibilità e la versatilità dell’idrostatica. L’elettrificazione di questo tipo di applicazioni, tra l’altro, non costringe più ad avere un layout di macchina fisso».
Possibilità di crescita e sinergie
Grazie a una gamma di prodotti che comprende ponti e assali elettrici, motoruote elettriche con coppia in uscita da 300 a 1.000 Nm, nonché i motori elettrici Amac e Smac in grado di erogare da 20 a 500 chilowattdi potenza, il fatturato di Benevelli è in crescita costante sin dal 2010, quando faticava a superare il milione.
Secondo il CEO reggiano, tuttavia, «c’è la possibilità di crescere ancora, perché siamo convinti che l’elettrico abbia un grande potenziale. Non a caso, stiamo espandendo il nostro stabilimento per aumentare la capacità produttiva e stiamo progettando, non lontano, una vera e propria pista per testare i veicoli».
In questo quadro si inserisce l’accordo per la distribuzione di propulsori elettrici modulari con Rama, azienda fortemente specializzata nella distribuzione capillare dei motori endotermici a tanti OEM. Tra le sinergie che potrebbero scaturire da questo agreement c’è l’elettrificazione dei motori endotermici tradizionali. «Qui subentra la nostra competenza, accumulata in anni di lavoro nella trasformazione di motori benzina o diesel in full electric, intervenendo con delle personalizzazioni sulla base delle richieste dei clienti».