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Quella della Speedy di Bianchi Casseforme è un storia che comincia mezzo secolo negli Usa. Ed è proprio negli Stati Uniti che quelli di Fornovo sul Taro, nel pre-appenino parmense, sulla direttrice che conduce a La Spezia, hanno preso ispirazione. Per chi non lo sapesse, Indianapolis non ospita solo il Motor Speedway. Il Precast Show è l’ombelico dell’industria nordamericana del calcestruzzo e si è tenuto dal 5 al 7 febbraio all’Indiana Convention Center.

Bianchi manovra la Speedy nei paraggi dello Speedway

Premessa d’obbligo. Abbiamo appreso di questa coincidenza storico-onomastica da un post di Avoni sulla piattaforma Linkedin. È infatti il distributore di FPT Industrial ad aver fornito a Bianchi il 3,6 litri che equipaggia la macchina motorizzata semovente, concepita per il trasporto e la distribuzione del calcestruzzo, tramite una coclea, all’interno degli stabilimenti in cui vengono prodotti elementi prefabbricati. A Fornovo sono sul pezzo, come si dice gergalmente, anche in materia di remotizzazione. Un modulo MDR permette il controllo, anche da remoto, di posizione, allarmi e dati di lavoro della macchina, dotata anche di videocamera per il controllo posteriore della macchina e barriere anticollisione, insonorizzazione della cabina, alla pari di pompe idrauliche e motore.

bianchi speedy

L’F36 di FPT Industrial e Avoni

Il rapporto tra il top dei compatti di FPT Industrial e il distributore di Calderara di Reno è ormai ombelicale. È il protagonista di quella ingegnosa applicazione stazionaria chiamata Power Island, sulla quale ci siamo soffermati sul numero di Marzo-Aprile. Per le applicazioni mobili industriali, la serie F5, che comprende anche il 3,4 litri, dichiara un tasso di ricircolo dei gas di scarico inferiore al 10%. La canna da 900 cc (AxC 102×110 mm) eroga al top 105 kW a 2.300 giri e 600 Nm a 1.500. Parleremo diffusamente dei compatti tra 3,6 e 3,9 litri nel numero di Maggio-Giugno.

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