Bimotor e Raywin. Insieme, vista mare
Bimotor e Raywin ancora insieme, questa volta proprio di fronte al mare. Stiamo parlando del Golfo di Genova, quindi delle applicazioni nautiche di cui vi abbiamo parlato in questo post. Bimotor e Raywin: parla Sadhu Al Salone non è andata male, lo sappiamo. Noi ne abbiamo approfittato per approfondire questo rapporto, che consegna un nuovo nome […]
Bimotor e Raywin ancora insieme, questa volta proprio di fronte al mare. Stiamo parlando del Golfo di Genova, quindi delle applicazioni nautiche di cui vi abbiamo parlato in questo post.
Bimotor e Raywin: parla Sadhu
Al Salone non è andata male, lo sappiamo. Noi ne abbiamo approfittato per approfondire questo rapporto, che consegna un nuovo nome alla cantieristica europea. Il motore in questione è un 4 cilindri da 2,45 litri di cui abbiamo già scritto, anche in occasione delle incursioni di Raywin alle grandi fiere europee dell’industriale. Ci siamo avvalsi della presenza di Rajesh Sadhu, Vice President di Raywin. L’intervista completa uscirà su DIESEL di Dicembre.
Per la prima volta Raywin partecipa a un evento come questa in Europa. Si tratta di una delle più grandi rassegne del diporto, oltre a essere uno dei pochi eventi del 2020. Il nostro obiettivo era quello di mettere in mostra il nostro motore marino a 4 cilindri, che si presenta molto compatto. Quello che vedete qui fa parte di una famiglia a 3 e 4 cilindri, che è disponibile da 1,1 a 2,5 litri. Abbiamo in programma di lanciare il 3 cilindri molto presto. L’unità per la propulsione ha quasi le stesse prestazioni. Anche il 3 cilindri replicherà lo stesso identico approccio, con prestazioni analoghe per l’unità ausiliaria e per quella propulsiva.
Questo motore è stato concepito per la generazione a bordo?
Sì, il motore che vedete qui è fondamentalmente un’unità ausiliaria, quindi è concepito per generare elettricità sulla barca. Un motore simile può essere usato per la propulsione. Questo motore eroga una potenza massima di 48 chilowatt a 2.700 giri. Qui abbiamo uno dei gemelli di questa famiglia di motori. Per quanto riguarda la versione ausiliaria, il motore funziona a regime fisso, a 1.500 giri, mentre nel caso della propulsione può avere una velocità variabile. Questo motore è omologato Rcd2 per la modalità propulsiva e ha superato il percorso di omologazione molto rigoroso secondo i parametri dell’Unione europea.