BioBrent e MeccAlte
BioBrent e MeccAlte convolano a giuste nozze davanti all’altare della cogenerazione. Ha officiato la cerimonia Scania. Provincia di Vicenza, avanguardia del Nord Est gravido di industriosità. I due ‘sposi’ parlano lo stesso dialetto e condividono il criterio principe della meccanica: l’efficienza. Ci troviamo a Creazzo, il Palladio è vicino, l’A4 pure, arteria veicolare dei distretti […]
BioBrent e MeccAlte convolano a giuste nozze davanti all’altare della cogenerazione. Ha officiato la cerimonia Scania. Provincia di Vicenza, avanguardia del Nord Est gravido di industriosità. I due ‘sposi’ parlano lo stesso dialetto e condividono il criterio principe della meccanica: l’efficienza. Ci troviamo a Creazzo, il Palladio è vicino, l’A4 pure, arteria veicolare dei distretti industriali dalla Brianza all’entroterra veneziano. Uno di questi è la meccanica, alternatori, nello specifico. Marelli è un attore di questo comparto, MeccAlte un altro. E proprio alla fabbrica MeccAlte, dopo 6 anni di onorata attività, è giunta l’ora del revamping per l’impianto di cogenerazione alimentato da bioliquidi combustibili (Oli vegetali puri – Ovp) che dal 2011 eroga luce e calore. Installato sulla scorta degli incentivi alle fonti rinnovabili ed energie alternative, come da D.M. 18/12/2008, ha trovato nuova linfa nell’applicazione revampizzata da BioBrent.
BioBrent e il revamping
Vi ricordate l’età dell’oro dei certificati verdi e della tariffa onnicomprensiva di 0,28€/kWh?
Nel 2017 il dado è tratto: MeccAlte si affida a BioBrent, che effettua una ‘overhaul’, la grande manutenzione con la sostituzione dei Doosan funzionanti a grasso animale con due nuovi gruppi composti da motori BB16Ovp, capaci di erogare 420 kWe.
BioBrent e gli alternatori MeccAlte
Gli alternatori? Indovinate un po’…. Naturalmente sono a firma MeccAlte, sodale consolidato di BioBrent.
La formula funziona. L’elettricità è valorizzata attraverso un duplice canale: l’autoconsumo aziendale e la cessione alla rete elettrica. Il calore è utilizzato per il fabbisogno termico di produzione.
BioBrent e il BB16OVP
Ancora il Vicentino, questa volta a Pojana Maggiore. Facciamo una breve digressione e cambiamo piattaforma. DIESEL cartaceo, numero di Luglio-Agosto. Alla Floricultura Marcon hanno messo il turbo e, soprattutto, l’Xpi, il performante common rail Scania – Cummins. La prima volta non si scorda mai, si sa, e a Pojana Maggiore è l’esordio del flauto da 2.400 bar all’interno di un package per la cogenerazione.
L’endotermico è ancora lui, il Dc16 di Scania, BB16Ovp nella nomenclatura BioBrent. Il 16 litri, in controtendenza rispetto all’imperativo categorico del biogas, funziona a biodiesel. Olio di palma, per la precisione…
Scania è un partner che ha confidenza con la materia. Pensate che a Södertälje…
I DIPENDENTI SCANIA FANNO IL PIENO CON L’OLIO VEGETALE (HVO)
BioBrent e biodiesel
Olio vegetale come prospettiva di redenzione per il bistrattato motore a ciclo diesel. La rivista DIESEL ci crede, anche se le criticità sono innegabili. BioBrent, con la complicità di Scania, è riuscita nell’opera virtuosa di addomesticare la viscosità dell’olio di palma e ad evitarne l’agglutinazione.
MeccAlte
Torniamo alla seconda vita dell’impianto Mecc Alte, azienda ai vertici nella produzione di alternatori sincroni. Certificata ISO 9001 dal 1996 ed ISO 14001 dal 2010, circa 130 milioni di euro di fatturato, 54.000 metri quadrati di superficie coperta e quasi 850 risorse.
Grazie al nuovo intervento sono emersi subito i benefici di minor consumo di combustibile e
di aumento delle ore di esercizio in modalità COP ovvero funzionamento in continuo h24.
Alla BioBrent il sorriso sulle labbra ‘divampa’ a 32 denti quando si accenna alla parola ‘consumo’. Il BB16 Ovp l’ha sforbiciato di circa l’8%, registrando 96 kg/h di olio vegetale a 420 kWh di potenza, con un consumo specifico che si attesta sui 230 g/kWh contro i 250-255 g/kWh di altri modelli, che in moneta sonante significa 60.000/70.000 euro/anno in meno per una centrale di 420 chilowatt.
BioBrent e Perkins
In conclusione, questa è la terza incursione di DIESEL alla BioBrent. La prima volta fu nel 2014. Il numero di Giugno di quell’anno pone al centro la conceria Tris e il Perkins 4008 Trs, 500 kWe al servizio della cogenerazione. In questo caso l’applicazione a gas metano è funzionale alle procedure di lavorazione delle pelli, in sostituzione delle caldaie.