Biogas Italy: uno sguardo al probabile futuro
Biogas Italy 2019: il probabile futuro di energia e mobilità L’evento Biogas Italy 2019 si è svolto a fine febbraio (28 febbraio – 1 marzo) presso l’Auditorium Bpn di Milano. Diversi nomi importanti, sia italiani che internazionali, erano presenti a questo particolare evento. Molti gli argomenti trattati, seguendo in particolare due aree di riferimento: il […]
Biogas Italy 2019: il probabile futuro di energia e mobilità
L’evento Biogas Italy 2019 si è svolto a fine febbraio (28 febbraio – 1 marzo) presso l’Auditorium Bpn di Milano. Diversi nomi importanti, sia italiani che internazionali, erano presenti a questo particolare evento. Molti gli argomenti trattati, seguendo in particolare due aree di riferimento: il futuro di energia e di mobilità sostenibili.
Iniziamo dall’energia
Questo argomento è stato affrontato da diversi punti di vista. Abbiamo visto, infatti, molti titoli particolari ed esplicativi durante le presentazioni: “Il futuro dell’energia: Gas for Climate”, “Prospettive e politiche per il sistema energetico del futuro”, “Biogas: il modello tedesco e le prospettive future”, “Le comunità energetiche”.
In particolare, riassumendo le parole dei presentatori italiani e internazionali presenti al Biogas Italy 2019, è emerso chiaramente come la crisi climatica globale stia diventando sempre più intimidatoria e che l’idea sia di andare sempre più verso un obiettivo ad emissioni zero. Per il momento, la scadenza è fissata per il 2050. Ciò che è necessario, secondo gli esperti, è creare un cambiamento sostanziale e consapevole attraverso adeguate politiche di sviluppo. Un processo che, per il momento, sembra progredire, ma ad un ritmo ancora troppo lento.
C’è stata ovviamente una discussione sulla transizione verso l’elettricità come possibilità di sviluppo, ma è ancora un argomento molto controverso. In effetti, la questione delle emissioni rischierebbe solo di passare da un posto all’altro. L’elettricità necessaria per nutrire un pianeta deve essere prodotta in qualche modo e i metodi di produzione non sono sempre così eco-compatibili.
I tedeschi sono sicuramente già a favore dello sviluppo sostenibile. L’obiettivo per la Germania è di poter avere il 65% di energia rinnovabile entro il 2030. In effetti, il paese ha già un settore dei trasporti coperto per il 90% da bioenergia.
BIOMETANO AGRICOLO. ACCORDO ENI-COLDIRETTI
Proseguiamo verso la mobilità
Per quanto riguarda la connessione tra biogas e mobilità, presenti anche in questo caso diversi punti di vista, sia sulla mobilità terrestre che marittima. Con titoli quali: “Logistica sostenibile”, “Le flotte: l’esperienza Maganetti”, “La risposta concreta per un trasporto sostenibile” di Iveco, “Soluzioni di trasporto per guidare il cambiamento verso una mobilità sostenibile” di Italscania.
A partire dal settore marittimo, in questo momento i volumi di biogas nell’industria sono ancora bassi. Tuttavia, gli esperti sono fiduciosi sul fatto che la presenza di gas per scopi navali aumenterà rapidamente per rispettare la data di scadenza già menzionata: 2050. Non ci sono sconti per il trasporto marittimo, che avrà quindi bisogno di attuare relativamente presto questa transizione. Alcune importanti previsioni sono emerse durante i discorsi: nei prossimi dieci anni il biometano diventerà parte integrante di tutti i trasporti marittimi e stradali pesanti.
Guardando alla mobilità terrestre, un obiettivo comune è emerso dai discorsi di Ikea, Barilla e Lidl. Stanno tutti mirando ad una consistente riduzione delle emissioni di CO2 per le loro flotte. Un progetto che è già in corso d’opera grazie alla crescente adozione di veicoli pesanti diesel Euro 6, che su lunghe tratte contribuiscono ad una drastica riduzione delle emissioni. Il prossimo passo sembra essere, e non è una sorpresa, il gas naturale. In particolare, Lidl fa già affidamento su una flotta di 15 Iveco Stralis a Gnl.
Il punto di vista di Iveco e Scania
Iveco e Scania erano infatti presenti al Biogas Italy 2019 per discutere le loro prospettive sullo sviluppo della mobilità dei veicoli pesanti. Fabrizio Buffa, Gas Business Development Manager di Iveco, ha sottolineato come il Gnl avrà un ruolo strategico chiave nel futuro della mobilità. In particolare, ha chiaramente presentato l’idea che «tutti i tipi di lavoro attualmente eseguiti con un veicolo diesel possono essere eseguiti con uno a gas». Per questo Iveco è già sul mercato con una linea completa di veicoli a gas (leggeri e pesanti) che mirano a sostituire il diesel, riducendo rumori ed emissioni.
STRALIS A GAS, OLTRE UN MIGLIAIO IN ITALIA
Scania, attraverso la voce di Ernesto Rossi, Responsabile Sustainable Solutions di Italscania, ha presentato un’idea simile, ma più focalizzata anche sull’interconnessione. L’azienda svedese si sta concentrando sulla creazione di veicoli sostenibili non solo dal punto di vista delle emissioni, ma anche creando una rete sempre più interconnessa per una migliore gestione della flotta e anche nuove cabine e catene cinematiche che mirano a ridurre significativamente consumi e costi. Scania è pronta anche ad offrire motori a gas da 206, 250 e 302 kW, con la chiara idea di rimpiazzare i motori diesel. In questo momento, solo il tempo ci dirà se questa strategia sarà quella giusta per l’imminente futuro…