Boot show Düsseldorf 2019, tra atmosfere particolari e grandi assenze

Il Boot Show di Düsseldorf 2019 è stato l’evento inaugurale di questo anno nuovo e ha fatto man bassa di visitatori. Anche dal punto di vista degli espositori nulla da dire per quanto riguarda i numeri raggiunti. Dati ufficiali parlano di quasi duemila espositori, il 60% dei quali stranieri, dislocati all’interno dei 220.000 metri quadri dedicati all’evento.

Passando tra i diversi stand però sembra mancare un po’ di atmosfera internazionale. I cartellini informativi e i depliant erano molto spesso solo in tedesco ed anche la nazionalità degli espositori. L’impressione è che ci fosse una certa carenza per quanto riguarda il mondo della propulsione.

In particolare, nomi importanti si sono fatti attrarre da altri eventi tentatori. Il primo è Cannes, a settembre, che attira nomi come Mtu, Man, Cat e Fpt Industrial, che hanno deciso di non passare proprio da Düsseldorf. Il secondo è il Metstrade di Amsterdam, punto di incontro per i produttori di motori purosangue e dei marinizzatori scandinavi, britannici e turchi (come ad esempio Bukh e Mermaid Marine).

Boot show Dusseldorf 2019

Boot show Düsseldorf 2019, la star è Nanni

Data l’assenza dei nomi sopra citati (Mtu, Man, Cat, Fpt), sul palcoscenico tedesco troviamo Volvo Penta e Yanmar, oltre ai marinizzatori storici come Nanni Diesel. Proprio Nanni ha portato con sé la star di questo evento. Stiamo parlando della Serie Platinum di Nanni, su base Scania, ed in particolare della presentazione ufficiale del N16.1100 Cr3. Un motore che si è presentato con un dislocamento di 16 litri, una potenza di 809 kW (1.100 cv), 8 cilindri a V, una velocità nominale di 2.300 giri e una coppia massima di 4.027 Nm.

NANNI, SCANIA E L’N16.1100 CR3

Cummins era presente a Düsseldorf insieme al suo Qsb6.7, disponibile anche in versione slim per soddisfare le necessità di compattezza. Che si è presentato con i suoi 6 cilindri, 1,1 litri e tutti i suoi 550 cv (405 kW). Ci sono stati anche alcuni riferimenti al Qsk95, assente fisicamente per ovvi motivi dimensionali, ma presente all’interno dei pieghevoli allo stand. Questo motore da 16 cilindri e da 95,3 litri è comunque sempre un rappresentante di rilevanza per la cantieristica navale. Il common rail e la duplice turbina (un soffiante per bancata) si spingono fino a poco sopra quota 3 MegaWatt di potenza, sia a giri variabili che a giri fissi per la generazione a bordo.

Boot Show Düsseldorf 2019

Ma c’è di più…

Volvo Penta era presente con la squadra quasi al completo, il sistema Duoprop installato sul D3 e sul D6, il D2 e il D8, l’Ips1350 e il V8 in rappresentanza dei motori a benzina.
Anche Yanmar ha mostrato alcuni dei suoi cavalli di battaglia. Ad esempio, erano presenti il 6LY, un 5,8 litri da 324 chilowatt, e l’8 a V, un 4,46 litri capace di 272 kW. La novità è stata il joystick JC20.

L’altra ventata di nuovo proviene dai fuoribordo di grossa taglia, di cui abbiamo parlato in precedenza, come il Dtorque, 2 cilindri diesel con iniezione Bosch, e il 7Marine. Completamente in alluminio, il 627 è un 6,1 litri che eroga la bellezza di 468 chilowatt a 5.600 giri. Dell’F375 Xto di Yamaha invece, ne abbiamo già discusso in un precedente post a cui il link di seguito rimanda per un’ulteriore lettura.

F375 XTO. LA FAMIGLIA DEI FUORIBORDO YAMAHA SI STA ALLARGANDO

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