Quali sono le richieste di Assogasliquidi-Federchimica alle istituzioni? Tutelare e promuovere la filiera dei gas liquefatti, tecnologia che in Italia conosce una fucina e che potrebbe costituire un presidio a una transizione “dal volto umano”. E fattibile.

Idee e spunti di rifilessione di Assogasliquidi-Federchimica

  • Istituire un Fondo per lo sviluppo dei gas liquefatti che sostenga gli investimenti
    privati per giungere al 2030 alla disponibilità sul nostro territorio nazionale dei
    target di potenzialità di bioGpl e rDME indicati nel Pniec
  • Confermare anche per il 2025 la misura di sostegno al retrofit a Gpl
  • Garantire che la riforma in materia di rete carburanti correttamente valorizzi i carburanti alternativi indicati nel Regolamento AFIR, tra cui rientrano Gpl e Gnl sia nella loro formulazione tradizionale che in quella bio.
  • Prevedere che i proventi che deriveranno dalle aste del sistema ETS2 dalle immissioni in consumo di prodotti energetici (e quindi anche di Gpl e Gnl) per gli impieghi nel residenziale e nel trasporto (sia leggero che pesante) vengano destinati a sviluppare la disponibilità dei carburanti alternativi e a sostenere la crescita del parco mezzi (sia leggeri che pesanti) alimentati con essi. Analoga tematica si pone per l’implementazione di ETS1 al settore del marittimo.
  • Utilizzare la finestra offerta dal Regolamento comunitario sulle emissioni di CO2 dei veicoli leggeri per rivedere il bando del motore a combustione interna posto al 2035 e abilitare l’impiego dei biocarburanti e di tutte le altre soluzioni rinnovabili indicate nella RED III.
  • Garantire che nella finestra di riesame posta al 2027 nel nuovo Regolamento comunitario sulle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti, sia inserito il c.d. “carbon correction factor” che consentirebbe di valorizzare l’impiego dei biocarburanti e di considerare le riduzioni di anidride carbonica che i biocarburanti stessi (e quindi anche il bioGNL destinato all’alimentazione dei mezzi per l’autotrasporto) assicurano nel loro intero ciclo di vita.

Sul tavolo del Ministero

L’associazione riporta una sostanziale sintonia con il Governo italiano, impegnato a promuovere la causa del Gpl e del Gnl presso le Istituzioni UE, affinché venga rivisto il bando delle nuove auto a motore endotermico dal 2035 e delle nuove caldaie a gas dal 2040, inserendo inoltre un fattore di correzione delle emissioni per valorizzare i biocarburanti anche nel trasporto pesante. Proprio su impulso del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Decreto Ecobonus – oltre a incentivare l’acquisto delle nuove auto (anche a Gpl) – quest’anno prevede anche un contributo per la trasformazione a metano e GPL dei veicoli già circolanti dalla classe di immatricolazione Euro 4 in su: provvedimento indispensabile per sostenere le imprese italiane della filiera oltre alle tante officine di installazione, considerato che negli ultimi dieci anni il mercato delle trasformazioni ha segnato una riduzione consistente (-80%). La misura supporta concretamente le famiglie che non possono permettersi di acquistare una nuova auto, e consente di ridurre notevolmente le emissioni del circolante. Peraltro, la riduzione delle emissioni di CO2, grazie all’utilizzo del Gpl e Gnl, è destinata a crescere, visto che entro il 2030, il recente Piano nazionale Energia e Clima (Pniec) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (insieme alle altre amministrazioni) ha indicato l’obiettivo di rendere disponibili quantità adeguate di gas rinnovabili liquefatti (1,5 milioni di tonnellate, di cui circa 700.000 tonn. di bioGPL e 750.000 tonn. di Dme rinnovabile) con investimenti necessari di circa 4,3 miliardi di euro per sostenere il fabbisogno nazionale.

Assogasliquidi Federchimica
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e Matteo Cimenti presidente di Assogasliquidi-Federchimica

Quanto ai numeri, si consolida il ruolo del Gpl nelle nuove immatricolazioni di auto con una quota gennaio-giugno al 10,1% del mercato e una rete distributiva di oltre 4.600 punti vendita, prima in Europa per efficienza. Sul fronte della combustione sono oltre 28 milioni le bombole in circolazione, 1,5 milioni di piccoli serbatoi, e circa 7 milioni di famiglie che utilizzano Gpl, soprattutto nelle aree off grid (non raggiunte dalla rete dei metanodotti). Per il Gnl, l’Osservatorio di MBS Consulting Spa, società del gruppo Cerved, vede una crescita dei distributori di carburante Gnl del 14% rispetto al 2022, per un totale di 160 punti vendita. Aumentano anche gli impianti a servizio di utenze off-grid (+10%), così come i depositi per reti canalizzate isolate (+8%). Nonostante la congiuntura sfavorevole, sono 218 le nuove immatricolazioni di camion a Gnl alle quali se ne aggiungono 186 del primo semestre del 2024, per una flotta circolante di quasi 5.000 mezzi, la metà del totale in Europa, dove l’Italia è anche leader (con il 23%) per quanto riguarda l’infrastruttura di distribuzione.

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