C16 1000 di Fpt Industrial. Il Diesel of the year 2014 si tuffa in mare

C16 1000. La genealogia del 15,9 litri di Fpt che ha ricevuto a Cannes l’investitura a top di gamma l’abbiamo già raccontata: nel 2014 riceve il Diesel of the year, successivamente trova spazio sotto i cofani delle trincee New Holland e dei gruppi Himoinsa, a marzo 2018 conduce Fabio Buzzi, il ‘capitano’ di FB Design, a infrangere il record di velocità sull’acqua. A Cannes è arrivata la prima assoluta del formato seriale, di fronte allo stato maggiore di Fpt, capitanato da Annalisa Stupenengo, che ha aperto le danze.

UN RESOCONTO DI QUANTO È SUCCESSO A CANNES

Sappiamo che la potenza è plafonata sulla soglia critica dei 1.000 cavalli (735 chilowatt), per una coppia massima di 3.500 Newtonmetro e una coppia nominale di 3.058 Nm. L’asso nella manica è la compattezza, con ingombri quasi equivalenti a quelli del Cursor 13 (la cosa supera quella del fratello minore di appena 6 millimetri), che consentono al C16 di competere con i 13 litri di Caterpillar, Nanni Diesel e Volvo Penta (confronto che comparirà su DIESEL di Ottobre).

Adesso vediamo di approfondire la conoscenza.

C16 1000

C16 1000. 6 per 2.200

C6 1000 replica l’architettura a 6 cilindri in linea della originale versione per applicazioni industriali, e utilizza il collaudato common rail Bosch, in una delle interpretazioni più performanti, da 2.200 bar, che calibra al meglio l’iniezione, coadiuvato dal doppio soffiante con  valvola waste gate. Come le declinazioni industriali ha allungato l’intervallo di manutenzione a 600 ore, adotta un blow-by concepito per migliorare il recupero dei vapori, tubi di aspirazione anodizzati, un nuovo filtro dell’aria in materiale epossidico e cablaggi ritorti.

Componenti a prova di usura

C16 1000

Trasferirsi nella sala macchine di uno yacht significa adeguarsi alle sollecitazioni di unità che lavorano a potenza massima, per un numero limitato di ore e in ambienti scevri dalle contaminazioni atmosferiche dei cantieri e dei terreni coltivati ma che comporta un elevato tasso di corrosione dovuta alla salinità. Gli interventi dell’R&D si sono dunque focalizzati su blocco cilindri, testata in ghisa di grafite compatta (ereditata dall’off-road), albero motore e cuscinetti, tiranti, pistoni in acciaio, anelli, sulla portata maggiorata di circuiti e coppa dell’olio, sui circuiti idraulici con pompa per acqua di mare con corpo professionale in bronzo e girante.

LA CASA DEI MARINI DI FPT? PREGNANA MILANESE

Cursor 16. Diesel of the year 2014

Faccio un salto di un lustro, alle radici del C16 1000. Correva l’anno 2014, al Samoter DIESEL ha esposto in anteprima il 15,9 litri, con valvola waste gate. Testa in Cgi, cuscinetti a sfera, la doppia rientranza del pistone sono alcuni de tratti distintivi. In attesa della possibile implementazione del doppio stadio, attestato di 630 chilowatt, la versione a listino eroga 570 chilowatt, circa un centinaio in meno del martirizzato, a parità di coppia massima. Sul numero di ottobre del 2014 di DIESEL in una nostra simulazione avevamo ipotizzato 700 chilowatt. La pressione media effettiva è di 23,1 bar, contro i 24,6 del C16 1000, la velocità del pistone da 10,8 metri al secondo sale a 13, a fronte di un regime che ha spostato l’asticella da 1.900 a 2.300 giri.

Chiaramente diverso il responso della bilancia: da 1.320 chili del Cursor 16 allestito per le trincee New Holland ai 1.690 del monoblocco comprensivo di kit di marinizzazione.

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati