Come riportato in un comunicato stampa di Stellantis, il Consiglio di Amministrazione della società italo-franco-americana, sotto la presidenza di John Elkann, ha accettato oggi le dimissioni di Carlos Tavares dal suo ruolo di amministratore delegato con effetto immediato. Insomma, il titolo riprende la rituale esternazione di Enzo Tortora a Portobello, per i più attempati. Attendiamo che dal Palazzo (più a Parigi che a Torino) trapelino indiscrezioni o che il manager portoghese si abbandoni a un empito di spontaneità pre-natalizia.

L’amore non è bello se non è litigarello?

Sarà che gli adagi popolari non sempre ci beccano, ma la relazione tra Carlos Tavares e Stellantis è stata meno idilliaca di quella con il Gruppo PSA. Quella che è sembrata un’opa ostile a FCA da parte dell’entità a trazione transalpina (PSA comprende anche Opel e Vauxhall) si è rivelata un boomerang. Il piede in America, con Chrysler e Jeep, è sempre più traballante, il nodo occupazionale è tutto da sciogliere, l’elettrificazione pesa sui conti e i rapporti con il governo italiano sono eufemisticamente tesi. Ad ottobre sbottò con una rivelatrice esternazione: «Altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro. Non sono un mago, sono un essere umano come voi». Del resto, Tavares era stato piuttosto tranchant anche in occasione dell’intervento fulmineo davanti ai giornalisti ad Atessa. La sintesi suona più o meno così: non ci sono le infrastrutture, il costo dell’energia è il più caro d’Europa, paghiamo il gap competitivo con i costruttori cinesi.

La “exit strategy” di Carlos Tavares nel comunicato di Stellantis

Il processo di nomina del nuovo amministratore delegato permanente è in corso, gestito da un comitato speciale del Consiglio di amministrazione, e si concluderà entro la prima metà del 2025. Fino ad allora, sarà istituito un nuovo comitato esecutivo ad interim, presieduto da John Elkann. Stellantis conferma le indicazioni presentate alla comunità finanziaria il 31 ottobre 2024, per quanto riguarda i risultati dell’intero anno 2024. Il Senior Independent Director di Stellantis, Henri de Castries, ha commentato: «Il successo di Stellantis fin dalla sua creazione è stato radicato in un perfetto allineamento tra gli azionisti di riferimento, il Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato. Tuttavia, nelle ultime settimane sono emersi punti di vista diversi che hanno portato il Consiglio e l’Amministratore Delegato alla decisione odierna».

Il Presidente John Elkann ha dichiarato: «I nostri ringraziamenti vanno a Carlos per i suoi anni di servizio dedicato e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis, oltre che nelle precedenti inversioni di rotta di PSA e Opel, mettendoci sulla strada per diventare un leader globale nel nostro settore. Non vedo l’ora di lavorare con il nostro nuovo comitato esecutivo ad interim, supportato da tutti i colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nostro nuovo Ceo. Insieme garantiremo la prosecuzione della strategia aziendale nell’interesse a lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholder».

Quali implicazioni per le applicazioni industriali?

Beh, Stellantis, ha ceduto le partecipazioni extra-automobilistiche, liberandosi di Magneti Marelli e di Comau, per citare i due esempi più clamorosi. Rimane da chiarire la situazione di VM Motori. A inizio anno avevamo riportato il tam tam che voleva due entità piuttosto vicine ad accaparrarsi l’azienda di Cento. Qualcosa non ha funzionato e il motorista, che abbiamo rivisto all’EIMA in buona forma.

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