Carraro ha approvato il bilancio
L’assemblea degli azionisti di Carraro ha approvato il Bilancio d’esercizio 2019. Le spalle di Carraro Drive Tech sono sicuramente robuste e la presenza nella catena cinematica delle macchine agricole lo dimostra. Ragione, tra le altre, che consente all’azienda di Campodarsego di restare in equilibrio anche di fronte alla tramontana dovuta all’arci-noto effetto domino del lockdown. […]
L’assemblea degli azionisti di Carraro ha approvato il Bilancio d’esercizio 2019. Le spalle di Carraro Drive Tech sono sicuramente robuste e la presenza nella catena cinematica delle macchine agricole lo dimostra. Ragione, tra le altre, che consente all’azienda di Campodarsego di restare in equilibrio anche di fronte alla tramontana dovuta all’arci-noto effetto domino del lockdown. Di fronte all’industria primaria non deve esserci cavillo sui codici Ateco che tenga.
Carraro e il bilancio all’ombra del Covid-19
Così recita il comunicato dell’azienda veneta: «In relazione alla contingenza legata alla diffusione del virus Covid-19 a livello globale in questo momento alcune delle nostre produzioni sono ancora ferme. Così come lo sono quelle di molti nostri partner. Ma stiamo lavorando, e spesso di concerto proprio con clienti e fornitori, per ripartire quanto prima, ovviamente nella massima sicurezza» ha commentato Enrico Carraro, Presidente del Gruppo. «Il 2020 si stava configurando per il nostro Gruppo come un anno ottimo. Con alcuni mercati in forte crescita e l’introduzione di numerosi nuovi prodotti. Ora lo scenario è cambiato. Ma a fronte del pesante impatto che il Covid-19 avrà tanto sull’economia globale quanto sulle nostre attività, siamo consapevoli di operare all’interno di settori strategici per l’umanità quali l’agricoltura e quello delle infrastrutture. Un fattore molto positivo che scontata un’importante riduzione di fatturato nel primo periodo ci lascia presagire una ripresa già dalla seconda parte dell’anno».
Capitolo 2019
Ecco uno stralcio sull’andamento del 2019: “Il 2019 chiude con una diminuzione dei volumi da imputarsi prevalentemente al rallentamento dell’economia globale, che ha impattato trasversalmente sia un importante nuovo mercato come l’India, sia in misura minore quelli storici come Nord America ed Europa. Inoltre l’esercizio è stato significativamente caratterizzato dalle incertezze causate dai continui attriti in tema di dazi tra Stati Uniti e Cina, nonché dalle incognite e tensioni generate dalla Brexit. L’esercizio 2019 si è chiuso con un fatturato pari a 548,8 milioni di euro, in calo del 12% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (624,1 milioni di Euro). Nonostante il calo dei volumi il Gruppo presenta un buon risultato in termini di marginalità grazie alle azioni di miglioramento sulla struttura industriale e sulla supply chain”.
Investimenti in ricerca, efficienza e innovazione
In chiusura due dati che confermano quanto abbiamo scritto in apertura. Il primo riguarda gli investimenti in ricerca e innovazione, che nell’esercizio 2019 ammontano a 22,6 milioni di euro, equivalenti al 4,1 percento sul fatturato (nel 2018 furono 22,4 milioni di euro, pari al 3,6% percento sul fatturato).
Il secondo gli investimenti in acquisto materiali e ammodernamento di impianti e attrezzature. Nel 2019 sono stati 23,9 milioni di euro.