L’export di diesel cresce, le industrie cinesi ampliano i loro orizzonti. E toccano nuovi record grazie a Medio oriente e Sudamerica. Un trend che si avvia a un ulteriore crescita, grazie a raffinatori indipendenti prossimi a investire in impianti di stoccaggio di carburante nel sud della Malesia e in uffici a Singapore.

Export di diesel, la Cina e i margini di crescita

La Cina è il secondo più grande consumatore di petrolio al mondo. Nello stesso tempo, il dragone ha esportato 13,2 MMt di gasolio tra gennaio e ottobre, in crescita del 9 per cento rispetto al medesimo periodo dell’anno passato. Guardando i dati mese per mese, l’export di diesel ha toccato cifre record in marzo. E i numeri hanno ampi margini di crescita: basterebbe che Pechino revocasse il divieto di esportazione di carburante raffinato imposto ai raffinato indipendenti. «Il ministero del commercio cinese potrebbe alzare le quote per l’export nel 2018 e includere i raffinatori indipendenti» ha affermato Nevyn Nah, analista di Energy Aspects a Singapore.

Domanda domestica in calo

Il contesto attuale cinese è contraddistinto da un’espansione della rapacità raffinatoria e da un contemporaneo calo della domanda domestica. Le raffinerie cinesi si sono anche aggiornate per raggiungere nuovi standard, in modo da “spingere” l’export verso Europa ed Australia. Un esempio: Unipec, il braccio commerciale di Sinopec (il più grande raffinatore cinese di petrolio), ha avviato quest’anno le esportazioni di gasolio verso il vecchio continente, e sta inviando quello che presumibilmente è il primo cargo cinese verso il porto di New York.

La gara vinta da Zhenhua

Sempre Unipec ha anche iniziato a spedire gasolio in Sudamerica: nella seconda metà del 2017 hanno mollato gli ormeggi alcuni cargo di medie dimensioni. Nel frattempo, l’azienda di proprietà statale Zhenhua ha vinto per la prima volta una gara per la fornitura di un quarto dei 2,4 MMt richiesti in Iraq nel 2018. «I cinesi presumibilmente aumenteranno la loro quota di mercato sia in nord che in sud America», prosegue Nah.

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