Fpt Industrial esce da Wall Street a braccetto con Iveco in conclusione del Capital Markets Day. Il tanto chiacchierato spin-off si è materializzato al Nyse (New York Stock Exchange) martedì alle 11, ora locale, nelle parole di Hubertus Mühlhäuser: Iveco e Fpt costituiscono un’entità autonoma e dal primo trimestre del 2021 saranno quotate autonomamente in Borsa.

Capital Markets Day dalle prospettive significative per Cnh, Fpt e Iveco

Le macro-aree tematiche che precedono e accompagnano questa operazione riguardano l’innovazione (ndr: leggasi 4.0, guida autonoma, manutenzione predittiva, propulsioni cosiddette alternative e digitalizzazione in generale) e, in seconda battuta, il benchmark, focalizzandosi sui margini di profittabilità che questa operazione renderà disponibili agli investitori. Cosa attende nei prossimi cinque anni il duetto Cnh Industrial e Iveco-Fpt Industrial? Al Capital Markets Day si è parlato di un risparmio del 4 per cento su base annua attraverso il World Class Manufacturing, il raddoppio dell’Ebit adjusted (8% entro il 2022 e il 10% entro il 2024), la progressione annuale del fatturato nella misura del 5%, il rendimento sul capitale investito delle attività industriali al 20% (più 600 punti base rispetto al 2018). E Fpt, quale ruolo giocherà in questo scenario? Per snocciolare altre cifre, al 2024 +110 bps al 10%, +600 bps al 32%.

E fuori dall’algido perimetro della tassonomia finanziaria? La missione della divisione Powertrain si articola in tre target: allargare il portfolio dei cosiddetti alternativi; potenziare i margini in investment-heavy environment; proseguire nel consolidamento nel mercato dei motori sciolti. Il Powertrain si apparenta dunque con lo stradale.

Con la divisione off-road, Cnh Industrial, a sensibile vocazione agricola, resterà legata da un accordo di fornitura di lungo termine. E perché con Iveco e non Cnh? Risponde Mühlhäuser: «Fpt è associata ad Iveco perché la maggior parte dei volumi è on-road e perché le normative più stringenti sulle emissioni provengono proprio dalla legislazione sullo stradale e si diffondono successivamente alle applicazioni off-road».

Più che un pensiero anche alle celle a combustibile

Al Capital Markets Day si ragiona anche di fuel-cell, ed è inevitabile, ora più che mai, in ragione dell’accordo con Nikola Corporation. A Wall Street è stata infatti ufficializzata la partecipazione strategica nel capitale di Nikola, pari a 250 milioni di dollari, di a breve cui parleremo più approfonditamente. L’elettrico è un mantra, ma alla voce alternativi crediamo che Fpt e la stessa Iveco sapranno capitalizzare le risorse investite nelle alimentazioni a gas, che giocheranno un ruolo attivo nel prossimo decennio, sicuramente su strada e, verosimilmente, tra le applicazioni industriali.

Capital Markets Day Fpt

E se idrogeno e gas trovassero una piattaforma tecnologica comune, accelerata dall’expertise di Nikola e dalle infrastrutture tecnologiche sul Gnl, in cui Fpt è egemone? Per il momento accontentiamoci del seguente passaggio del comunicato stampa: “La tecnologia a celle di combustibile è il successivo logico passaggio rispetto ai motori alimentati a Gnl, dal momento che si sviluppa a partire dalla rete di rifornimento esistente, consentendo la produzione in loco di idrogeno nelle stazioni stesse”.

FPT INDUSTRIAL E FINCANTIERI

Le parole di Mühlhäuser sul futuro on- e off-highway

Il prossimo lustro sarà accompagnato da un investimento di 13 miliardi di dollari e dalla prospettiva di proiettare Iveco sul mercato americano, correggendo la sua inerziale tendenza eurocentrica (l’80 per cento del fatturato è maturato in area Schengen). Un affresco esaustivo di questa operazione nel seguente passaggio di Hubertus Mühlhäuser: «L’attività off-highway sarà focalizzata sul diventare partner prescelto per la nutrizione mondiale, attraverso la creazione di un leader globale nell’agricoltura sostenibile con un’attività altamente sinergica nel settore del Construction Equipment. Le vendite pro forma saranno di 15,6 miliardi di dollari, di cui il 75% nel contesto agricolo, con un Ebit adjusted di 1 miliardo di dollari.

Siamo inoltre giunti alla conclusione che dovevamo scindere i nostri business di veicoli commerciali, camion e autobus sia medium che heavy, nonché le nostre attività di Powertrain. Questa nuova società On-Highway si evolverà a partire dalla posizione di leader in Europa per potenza e in tutto il mondo per Powetrain, con lo scopo diventare un punto di riferimento globale nel trasporto e propulsione sostenibili, oltre che partner prescelto per connessioni e alimentazione, con vendite nette pro forma di 13,1 miliardi di dollari e con un Ebit adjusted di 0,5 miliardi».

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