Cummins è “sei” passi avanti sul diesel sostenibile
Cummins ha deciso di fare un passo in avanti per quanto riguarda le emissioni Euro VI. I carburanti diesel più sostenibili ora risponderanno al richiamo della normativa della Phase D (Fase D), a seguito di un programma di sviluppo e test della durata di due anni. I motori B4.5, B6.7 e L9 con un range […]
Cummins ha deciso di fare un passo in avanti per quanto riguarda le emissioni Euro VI. I carburanti diesel più sostenibili ora risponderanno al richiamo della normativa della Phase D (Fase D), a seguito di un programma di sviluppo e test della durata di due anni. I motori B4.5, B6.7 e L9 con un range da 112 a 298 kW per applicazioni autobus passeranno alla produzione in serie ancora prima che la Fase D si attivi, cioè a settembre di quest’anno.
Motori Euro VI Phase D per emissioni sempre più ridotte
Cummins ha deciso di introdurre il nuovo piano emissionistico in occasione del vertice UITP sui trasporti pubblici tenutosi a Stoccolma, in Svezia. I motori Euro VI della Fase D raggiungeranno emissioni prossime allo zero. Dunque un chiaro passo in avanti verso le normative Euro VII, che probabilmente entreranno in vigore dopo il 2025.
Le normative della Fase D sono particolarmente rilevanti per il settore degli autobus, in quanto si concentrano su limiti di controllo più severi per le emissioni di NOx durante le regolari operazioni urbane a bassa velocità, nonché in circostanze di avviamento a motore freddo. Oltre alla consueta verifica “in laboratorio” delle emissioni, le normative della Fase D richiedono anche prove su strada per acquisire misurazioni direttamente dal mondo reale. I test basati sui cicli di lavoro eseguiti da Cummins utilizzando i sistemi portatili di misurazione delle emissioni (PEM) hanno indicato una riduzione del 25 percento delle emissioni di NOx rispetto ai motori della “vecchia” Fase A, risalenti alla prima entrata in vigore dell’Euro VI nel 2015.
Le parole di Cummins in merito
Ashley Watton, Cummins Director per la On-Highway Business Europe, ha dichiarato: «Con emissioni di NOx eccezionalmente basse, i nostri ultimi prodotti della Fase D aiuteranno le flotte di autobus a migliorare la qualità dell’aria e ad allinearsi con la recente introduzione della zona a bassissima emissione di Londra e di altre aeree clean presenti ormai in diverse città europee.
Per ottenere la certificazione D ci siamo concentrati sulla logica di controllo delle emissioni e abbiamo sviluppato un nuovo algoritmo per il sistema di gestione. Raffinando e testando nuovamente il software per un periodo di due anni, siamo stati in grado di evitare modifiche hardware al motore o al post-trattamento.
Il lavoro di sviluppo della Fase D ha richiesto un investimento sostanziale da parte di Cummins, ma questo significa che i nostri clienti manterranno il vantaggio di un prodotto collaudato con prestazioni identiche a quelle che già sono disponibili oggi. In termini di integrazione del veicolo, non è necessario riprogettare le installazioni Euro VI poiché i nostri motori Fase D offrono una soluzione semplice e intuitiva».
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Fase D anche per le versioni ibride
Le regolamentazioni della Fase D si estenderanno anche alle versioni adattate ibride dei motori Cummins B4.5 e B6.7, per aiutare i produttori di autobus in tutta Europa sulla via dell’elettrificazione e della decarbonizzazione delle flotte. Insieme a una trasmissione diesel-elettrica, i diesel sostenibili da 4,5 e 6,7 litri possono arrivare a ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2 fino al 33 percento.
Per le trasmissioni convenzionali degli autobus diesel, i motori Cummins dotati di tecnologia start and stop passeranno anch’essi alla Fase D, risparmiando sul consumo di carburante e riducendo le emissioni di gas a effetto serra grazie alla virtuale eliminazione della fase di idle del motore alle fermate degli autobus.
Un aggiornamento costante degli Euro VI
Dall’introduzione iniziale della Fase A dell’Euro VI, i motori Cummins hanno visto continui cambiamenti volti a soddisfare le fasi successive con più e nuove tecnologie di controllo delle emissioni. Anche gli attuali motori della Fase C, introdotti nel 2016, sono stati potenziati con maggiore potenza e coppia.
Il 4 cilindri B4.5 con potenza fino a 157 kW ha migliorato la reattività del veicolo con un aumento della coppia sia di basso regime che di picco da 760 a 850 Nm. Il 6 cilindri B6.7 ha portato la potenza massima a 220 kW con una coppia di picco aumentata a 1.200 Nm a 1.000 giri/min. La disponibilità per autobus del L9 è aumentata da 239 a 276 kW, con un aumento della coppia massima fino a 1600 Nm.