CVS Ferrari prosegue nella positiva curvatura di mercato, a sei mesi dall’acquisizione da parte di un duetto tutto italiano: Neip III, società di investimento gestita da Finint & Partners, e il soggetto che mette sul tavolo verde le competenze di prodotto, BP Handling Technologies (Gruppo Battioni Pagani). Il passaggio da Manitex a Neip III-BP Handling, sottolinea un duplice aspetto: il ritorno in mani italiane dell’azienda e il progetto industriale, che associa reach staker e carrelli elevatori nel comune segno della poliedrica matrice del material handling.

L’Amministratore Delegato Stefano Mercati conferma: «Crediamo fortemente che, focalizzandoci sui prodotti per la movimentazione verticale dei containers (reach stackers e carrelli elevatori) combinati ad una tecnologia innovativa che il mercato aspetta da anni, possiamo crescere molto ed essere competitivi in tutto il mondo, sfruttando appieno il potenziale di un marchio storico e di una gamma completa come quella di CVS Ferrari”.

Una partita che si gioca all’interno del campo del Ducato di Parma (BP Handlings Technologies ha base a Sorbolo) e Piacenza (CVS Ferrari  si trova a Rovoleto di Cadeo), allineate nei paraggi dell’argine destro del Po.

Neip III farà la parte del leone, riservandosi una quota del 60 per cento, mentre BP Handling Technologies deterrà una quota del 40 per cento dell’aggregato BP – CVS.

CVS Ferrari nelle parole dei partner

Puntualizzazioni sulla sinergia tra CVS e BP provengono dagli altri attori coinvolti. Nicola Bordignon, di Finint & Partners, ci tiene a specificare che: «L’aggregazione delle due società consentirà di sfruttare la rete e le competenze commerciali di CVS e la tecnologia sviluppata da BP per la commercializzazione internazionale di un prodotto altamente efficiente. Con questo progetto riportiamo in mani italiane un’azienda come CVS di grande spessore tecnologico e di grande visibilità sul mercato mondiale delle attrezzature portuali».

Gli fa sponda Federico Zanotti, Amministratore Delegato del Gruppo Battioni Pagani: «È un progetto molto ambizioso ma nel quale abbiamo creduto fin dall’inizio, investendo molto sull’ingegnerizzazione e industrializzazione di prodotto, oltre che sulla tecnologia».
La tecnologia in questione è firmata da BP, con il contributo di Sauro Davide Bertozzi, Direttore Business Development di CVS, e riguarda il sollevamento dei container vuoti. Nelle intenzioni degli ideatori questa tecnologia sarà estesa nei prossimi anni alla movimentazione di container pieni.

Sui reach-staker emissionati di CVS Ferrari la fa da padrone Scania, con il Dc13. Il 12,7 litri da 257 chilowatt a 2.100 giri e 1.700 Newtonmetro disponibili già a 1.200. Se il Tier 4 Final parla l’ottimo inglese tipico degli scandinavi, le versioni Stage IIIA-Tier 3 parlano in madrelingua, per la precisione lo slang dell’Ohio del Qsm 11 di Cummins, un 10,8 litri con gli stessi regimi dello Scania, capace di 250 kW e 1.674 Nm.

 

 

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