Da Baumer gli encoder HeavyDuty per il construction
Il sofisticato principio di tenuta degli encoder HeavyDuty di Baumer corrisponde alla classe di protezione IP66 e IP67 in un ampio range di temperatura fino a +95 °C. Grazie a un’ingegnosa combinazione di guarnizioni a labirinto e dispositivi di tenuta, gli encoder HeavyDuty vantano una protezione duratura contro tutti i tipi di sporco: solido, umido […]
Il sofisticato principio di tenuta degli encoder HeavyDuty di Baumer corrisponde alla classe di protezione IP66 e IP67 in un ampio range di temperatura fino a +95 °C. Grazie a un’ingegnosa combinazione di guarnizioni a labirinto e dispositivi di tenuta, gli encoder HeavyDuty vantano una protezione duratura contro tutti i tipi di sporco: solido, umido e pastoso.
Encoder HeavyDuty: progettati per resistere
La definizione inglese HeavyDuty, infatti, indica qualcosa progettato per resistere a impieghi gravosi, lasciando chiaramente intuire particolari qualità di robustezza e tenacia.
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Un encoder HeavyDuty deve inoltre soddisfare svariati criteri, il primo dei quali si chiama precisione: l’accuratezza dei segnali di misura prodotti da un encoder HeavyDuty deve essere identica a quella di un dispositivo più piccolo. È infatti attraverso questi segnali che le centraline di comando degli impianti rilevano il regime di un motore o la posizione di un componente della macchina. Solo così la centralina può riconoscere e intervenire adeguatamente se un motore gira sopra o sotto un determinato regime. Anche un piccolo errore di misurazione può avere conseguenze drastiche, e nel caso del trasporto di merce sciolta, causare danni all’impianto.
Tecnologia a prova di guasto
Accanto alla precisione, altro fattore fondamentale è l’affidabilità. Affinché un encoder possa fare il proprio mestiere nelle difficili condizioni di una miniera a cielo aperto e un porto in modo affidabile, deve essere in grado di resistere per molti anni a forti urti, vibrazioni e altre forze sull’albero di rotazione, senza perdite di precisione.
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La robustezza è quindi una parola d’ordine a livello non solo meccanico, ma anche elettrico. Spesso infatti in prossimità degli encoder si generano campi elettromagnetici, associati ad esempio a conduttori di corrente non schermati. Senza una sufficiente schermatura, l’elettronica dell’encoder può subire danni irrimediabili o, nel minore dei mali, essere soggetta a interferenze capaci però di compromettere la qualità dei segnali di misura.