Cosa significa Data Center a Milano?
Data Center Nation Milano 2025 ha visto triplicare il numero di espositori. Presenti Baudouin, CGT, Cummins, Isotta Fraschini e Fincantieri, Rolls-Royce

Associare le parole data center e Milano, esprime essenzialmente due concetti e due fenomeni, peraltro interconnessi: Data Center Nation (DCN) e circa 1,5 GW da installare nei prossimi anni, al semplicemente nell’area metropolitana. Cominciamo dal secondo, propedeutico a contestualizzare il DCN.
CyrusOne e il secondo Data Center a Milano
È notizia di questi giorni l’inizio dei lavori per il secondo data center di CyrusOn in quel di Milano. La società di Dallas, attiva nel settore con una sessantina di centri dati, ha battezzato MIL2 l’erigendo polo per lo stoccaggio e la gestione dei dati digitali. CyrusOne MIL1 si sviluppa su un’area di 74.866 metri quadri nel comune di Segrate, nei paraggi dell’aeroporto di Linate. La struttura fornirà inizialmente 27 MW di capacità IT su 9.000 m² di spazio tecnico di livello mondiale all’interno di un unico edificio su tre piani con un totale di tre sale dati da 9 MW. Per quanto riguarda MIL2, i metri quadri di spazi tecnici saranno 18.000, disposti su tre piani, per una capacità IT di 54 megawatt distribuiti, con un totale di sei sale dati da 9 MW.
DCN Milano 2025
E questo è nulla, rispetto a quanto visto al Data Center Nations Milano 2025, sostanzialmente triplicato, rispetto all’edizione 2024. Un ganglio cruciale per il settore DC in Italia e Sud Europa con la partecipazione di 3.000 leader di industria (erano circa 1900 nel 2024), 157 Sponsor (contro i 107 del 2024) e oltre 50 sessioni.
Approfondiremo quanto visto al MiCo sul numero di Maggio. Possiamo anticipare che Fincantieri ha schierato un trio d’attacco che vede Isotta Fraschini Motori presidiare la tecnologia hardware, cioè gli endotermici, Power4Future per le batterie e Fincantieri SI come integratore di sistema. Tra i tanti attori del comparto motoristico anche Baudouin, che al MEE di Dubai ha lanciato un’unità da 60 MVA, CGT, che tiene in canna gli stazionari Caterpillar, Cummins, e mtu, che rilancia sul tavolo di questa specifica applicazione stazionaria sia le tradizionali serie diesel che il Kinetic powerpack. Senza considerare gli operatori delle batterie, come FIAMM, e i gruppisti, come Coelmo, EuroGen Power, in combinata con ETS e Tessari Energia, e Margen.