Deutz e John Deere Power Systems. Insieme si può, sotto i 130 kW
Deutz e John Deere Power Systems: qualcuno sarà trasecolato, a leggere dell’accordo di collaborazione per una piattaforma motoristica comune. L’orizzonte è quello dei 130 chilowatt. Deutz e John Deere Power Systems a quota 100 e oltre Per quanto ci riguarda un po’ di sorpresa c’è stata, ma dipende dal fatto che il nome di John […]
Deutz e John Deere Power Systems: qualcuno sarà trasecolato, a leggere dell’accordo di collaborazione per una piattaforma motoristica comune. L’orizzonte è quello dei 130 chilowatt.
Deutz e John Deere Power Systems a quota 100 e oltre
Per quanto ci riguarda un po’ di sorpresa c’è stata, ma dipende dal fatto che il nome di John Deere Power Systems è stato ripetutamente affiancato ad altri concorrenti in predicato di convergere su un comune obiettivo di mercato. I pettegolezzi mormoravano infatti di accordi febbrili in merito a un compatto (canna da 800-900 cc) in grado di colmare la lacuna più evidente nel listino del cervo, quella intorno ai 100 chilowatt. Questo genere di accordi non è certamente un fulmine a ciel sereno: ricordate il concepimento dei Nef, la New engine family, i cui genitori furono Iveco Motors e Cummins? Oppure gli Xpi firmati ancora da Cummins, questa volta con Scania? E che dire della antica cooperazione tra Liebherr e Man per la mitica canna camionista da 2 litri? O ancora la stessa Deutz nel recente accordo con Liebherr per i 9, 12, 13,5 e 18 litri? Lo Stage V ha accelerato le convergenze tra costruttori, l’imperativo categorico dell’elettrificazione ha impresso un’ulteriore spinta verso acquisizioni, aggregazioni e partnership. Deere ha stupito tutti già in marzo, a Las Vegas, con la presentazione del 18 litri che si insedia al vertice della squadra motoristica di Waterloo e Saran. Adesso è scoccata l’ora di un ulteriore passo in avanti, anzi, indietro, risalendo la scala dei chilowatt fino ai modelli low entry.
A 56 chilowatt il Cervo schiera il 2,9 litri
Attualmente la fascia dei 56 chilowatt, strategica nella definizione dei criteri di omologazione, che prescrivono di fatto l’Scr, è presidiata dal 2,9 litri. Il dispari di casa Deere è però unità dal profilo prevalentemente captive. E ora? «John Deere e Deutz sono entrambi leader del settore nella progettazione e produzione di prodotti innovativi sistemi di alimentazione», ha dichiarato Pierre Guyot, Vice presidente senior di John Deere Power Systems. «Attraverso la combinazione del nostro bagaglio di conoscenze complementari e i target di prodotto, siamo entusiasti di poter offrire ai clienti John Deere e Deutz un’opzione motoristica affidabile ed economica nella bassa potenza gamma».
Chiosa Hiller…
L’amministratore delegato di Deutz, Frank Hiller, ha dichiarato che: «Il fatto che John Deere abbia scelto Deutz come sodale per questo progetto motoristico sottolinea la nostra forte posizione nelle applicazioni di motori off-highway». Ed ha infine aggiunto che: «Questa collaborazione rappresenta un passo importante per stabilire un rapporto d’affari tra le due
aziende. Siamo molto entusiasti dell’opportunità di unire le forze con un leader del settore come John Deere, creando così valore aggiunto per i nostri clienti».