Deutz e Maeda svelano la gru cingolata elettrica
La prima gru Maeda ad essere dotata di un azionamento elettrico di Deutz ha fatto il suo debutto e contribuirà a rendere i cantieri più rispettosi dell’ambiente
La prima gru Maeda ad essere dotata di un azionamento elettrico di Deutz ha fatto il suo debutto e contribuirà a rendere i cantieri più rispettosi dell’ambiente. All’evento Deutz Days, lo specialista dei sistemi di trasmissione Deutz e il produttore giapponese di gru Maeda hanno presentato la gru cingolata CC 1485, dotata di un motore a 360 volt alimentato da una batteria agli ioni di litio.
Con una potenza di 40 kW, questo veicolo da cantiere a emissioni zero è molto potente. Deutz è un pioniere dei sistemi di trasmissione a emissioni zero per le applicazioni fuoristrada e amplia costantemente la gamma di trasmissioni alternative per i suoi clienti.
“I cantieri rispettosi dell’ambiente sono ormai una realtà, non un sogno lontano. Siamo lieti di essere qui con Maeda oggi per presentare i prototipi di un veicolo elettrico da cantiere. Il CC 1485 è già perfettamente funzionante. Il nostro motore elettrico è silenzioso, efficiente e privo di emissioni, anche se utilizzato in cantiere”, afferma Markus Müller, Chief Technology Officer di Deutz AG.
Deutz e Maeda: la gru elettrica “green”
Con una capacità di carico fino a 6 tonnellate, la mini gru cingolata CC 1485 sarà presentata anche alla fiera Bauma 2022. La produzione completa dell’azionamento elettrico Deutz dovrebbe iniziare nel 2023.
Deutz sta portando avanti la sua strategia di sostenibilità e fornirà ancora maggiore trasparenza al riguardo in futuro. Il 17 novembre in occasione dei Deutz Days ha annunciato che avrebbe introdotto i segmenti Classic e Green con effetto dal 1° gennaio 2022. L’azienda sta accelerando la transizione verso sistemi di propulsione sostenibili con la sua strategia di crescita. Le attività nel segmento Green comprenderanno non solo azionamenti elettrici e batterie, ma anche motori alimentati a idrogeno. Deutz intende aumentare la quota delle sue entrate totali attribuibili a questo segmento a oltre il 50 per cento entro il 2031.