A EIMA International, la rivista POWERTRAIN ha organizzato il convegno “Diesel, ancora tu, non dovevamo vederci più?, che si è tenuto alle 14:30 di venerdì 8 novembre nella centralissima Sala Quadriportico . La citazione di un grande successo di Lucio Battisti, per sottolineare implicitamente l’intima vocazione del motore endotermico a svolgere la sua funzione in ambito industriale.

Gli appunti della platea del Quadriportico sullo stato del motore diesel

La congiuntura dell’automotive ha evidenziato il malessere del comparto, che in Germania si riflette nella crisi di colossi come Daimler e Volkswagen, e si riverbera nel settore agricolo, a livello emozionale, di inclinazione del mercato e disponibilità dei dispositivi tecnologici. La parola “ibrido”, intesa come pacchetto propulsivo diesel-elettrico non è più un tabù, nemmeno nel settore auto, dove era stata sostanzialmente ostracizzata dopo il Dieselgate. I combustibili alternativi, cioè gli equivalenti paraffinici e biogenici del diesel (il più celebre è l’ormai ubiquo l’HVO, almeno nelle dichiarazioni d’intenti degli attori della filiera), monopolizzano le cartelle stampa dei motoristi. L’idrogeno è nell’agenda dei policy maker e degli specialisti della combustione. L’elettrificazione a tappe forzate imposta dall’Unione Europea accusa vistose battute d’arresto.

Cosa succede nella meccanizzazione agricola

Ne abbiamo parlato con Riccardo Spadoni, responsabile EU Advanced Powertrain and Electrification Platform per CNH Industrial. Spadoni ha aperto le danze con un intervento sulla resilienza dell’endotermico, ineludibile nella dieta energetica dei trattori, alla condizione di una continua implementazione dell’efficienza e della compatibilità dei combustibili con l’agenda della decarbonizzazione. Hanno replicato GianRomeo Brugnetti, engine sales manger di BU Power Systems Italy, distributore dei motori Perkins; Marco Colombo, Ceo di Deutz Italy; Michele Lopez, Off-road Portfolio & Product Management di FPT Industrial; Nicola Scinicariello, Director advanced engineering di Rehlko, precedentemente Kohler Engine; infine, Paolo Bassi, Director BU Industrial di Saim.

Spadoni ha successivamente esplicitato la visione di CNH Industrial in merito alla elettrificazione. Un processo irreversibile, che richiede però una significativa incentivazione e un input normativo da parte delle istituzioni pubbliche.

Dalla tavola rotonda è emerso un quadro di consapevolezza della resilienza del motore endotermico e della altrettanto ineludibile penetrazione della tecnologia Bev, condizionata però dalla presenza di sussidi pubblici e di precise normative che sollecitino l’adozione delle applicazioni elettriche, come succede in diversi Paesi del Nord Europa.

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