Il ruolo del diesel nel futuro dell’agricoltura. Il punto di vista di Cummins
Quanto è fondamentale il diesel per l’agricoltura di oggi? Quale sarà il ruolo del diesel nel futuro dell’agricoltura? E come si integrerà, in futuro, con alcune delle tendenze più importanti, come l’elettrificazione, l’ibridizzazione o i gas naturali? Non è così semplice dare una risposta a queste domande, soprattutto quelle che riguardano il futuro di lungo periodo. […]
Quanto è fondamentale il diesel per l’agricoltura di oggi? Quale sarà il ruolo del diesel nel futuro dell’agricoltura? E come si integrerà, in futuro, con alcune delle tendenze più importanti, come l’elettrificazione, l’ibridizzazione o i gas naturali?
Non è così semplice dare una risposta a queste domande, soprattutto quelle che riguardano il futuro di lungo periodo. Ann Schmelzer, General Manager for Agriculture in Cummins, ha cercato di analizzare lo scenario attuale e di immaginare cosa accadrà da qui in avanti.
Il suo articolo è stato pubblicato sul sito Farm-equipment.com. Ve ne proponiamo un estratto rimandandovi, al termine del post, link per l’articolo completo.
Il diesel e il futuro dell’agricoltura
L’agricoltura ha fatto progressi nell’elettrificazione (pensiamo alle pale caricatrici o ai mezzi miscelatori). Invece, non è ancora emersa alcuna valida alternativa al diesel che possa eguagliare gli intensi cicli di lavoro della maggior parte delle attrezzature agricole.
Per non parlare della combinazione di flessibilità operativa, disponibilità di carburante, affidabilità, durata e convenienza economica che garantisce il diesel. La maggior parte dei trattori, delle mietitrebbie e degli sprayer attuali richiede ancora l’elevata potenza e la resistenza dei motori diesel, in particolare in periodi critici come la stagione del raccolto.
Contrariamente alla percezione del pubblico, la tecnologia della combustione diesel non è mai stata così pulita. Cummins sta spingendo il motore diesel sul prossimo gradino della sua scala evolutiva attraverso la ricerca per motori ultra-clean, e mi riferisco ai motori Performance Series. Le soluzioni Cummins hanno raggiunto livelli di emissioni vicine allo zero, presentando una riduzione del 96 percento già all’entrata in vigore degli standard per il contenimento delle emissioni, nel 1999.
Il post-trattamento non influisce sulle prestazioni del motore
L’innovativa tecnologia di post-trattamento Single Module fa sì che il motore non richieda alcun EGR e garantisce che le emissioni di NOx e PM siano mantenute estremamente basse. Il sistema è fino al 40 percento più compatto e fino al 20 percento più leggero rispetto al precedente sistema Cummins.
Lo sviluppo del post-trattamento non influisce dunque sulle prestazioni del motore: la Performance Series fornisce in media il 10 percento di potenza in più e il 20 percento di coppia in più su tutta la gamma da 75 a 321 chilowatt rispetto ai modelli precedenti.
Al di là dei guadagni in termini di efficienza del carburante che la Performance Series apporta, è possibile avere una carbon footprint ancora più ridotta con il biodiesel B20 o il combustibile rinnovabile Hvo (Hydrotreated vegetable oil; Oolio vegetale idrotrattato). Rispetto ai carburanti convenzionali a base fossile, l’Hvo consente potenzialmente di ridurre le emissioni di gas serra del 40-90 percento, a seconda della composizione del carburante.