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Dai truck alla cantieristica navale: la Dominus che recupera gli idrocarburi nel mare di Siracusa (cantiere Tringali) è mossa da una coppia di Scania DI09 070M a 5 cilindri in linea da 221 chilowatt. Una scelta, questa, dettata dalla stessa società armatrice, la Lorefice & Ponzio di Gela, che gestisce le attività di disinquinamento presso il porto della città siciliana su incarico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.  La Dominus, facente parte della categoria delle Osrv (oil spill response vessel) è destinata ad operare 24 ore su 24 ormeggiata in aree ad alto rischio quali darsene petrolifere, porti commerciali, sotto le piattaforme petrolifere, grazie all’impiego di un sofisticato sistema radar Osd (Oil spill detection) che rileva e traccia lo sversamento entro un raggio operativo che varia da 1 a 6 miglia nautiche, permettendo di effettuare operazioni di disinquinamento di notte grazie ad un sistema ottico UV.

In cabina di propulsione, la citata coppia di motori Scania è affiancata da invertitori Zf con rapporto di riduzione pari a 2,957:1, mentre l’Officina Marittima Bisognani ha fornito alberi portaelica, astucci, supporti porta elica e un’elica a quattro pale da 1.000 millimetri di diametro; quest’ultima è di tipo intubato, con mantelli di produzione Navaltecnica. Anche i timoni sono realizzati da Bisognani, con impianto di timoneria elettroidraulica fornito da Sagripanti. L’equipaggiamento per le operazioni di oil-recovery è essenzialmente costituito da uno Skimmer Vikoma Komara 20, pinne galleggianti Desmi sistemate in un aspo avvolgitore per 150 metri e una pompa sommersa Doa da 48 metri cubi/ora per lo sbarco delle acque oleose.

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