DSV porterà il prototipo di Onda Solare al South Africa Solar Challenge 2024
Protagonista della nuova partnership è Emilia 5 – il nuovo prototipo di auto solare Cruiser a quattro posti, realizzato nell’ambito del progetto GreenWave di MOST – Centro Nazionale Mobilità Sostenibile, dall’Università di Bologna e dal team Onda Solare con la collaborazione dell'IIS A. Ferrari di Maranello – che il prossimo settembre parteciperà alla South Africa Solar Challenge 2024, una delle principali competizioni dedicate ai veicoli ad energia solare.
Anche quest’anno DSV ha collaborato con l’IIS A. Ferrari di Maranello (Istituto di Istruzione Superiore) e il team Onda Solare, convenzionato con Unibo, (Università di Bologna) realtà che dal 2011, progetta, costruisce e partecipa a competizioni internazionali con focus su veicoli elettrici alimentati ad energia solare. Continua così l’impegno iniziato quindici anni fa, in attività didattiche e di formazione che coinvolgono studenti e docenti in un percorso di crescita nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili e che include nei programmi trasversali di orientamento e di alternanza scuola lavoro anche competenze nelle discipline logistiche.
“La nostra collaborazione con Onda Solare è cominciata oltre dieci anni fa, inaugurando un percorso di crescita comune che non si è più interrotto,” racconta Alfredo Gaio, Executive Vice President di DSV Air & Sea. “I loro progetti coinvolgono attivamente università, aziende e istituti tecnici superiori, dimostrando un approccio innovativo nell’avanzamento delle tecnologie sostenibili, un incredibile spirito di squadra e una forte spinta al miglioramento, tutte prerogative che si allineano perfettamente ai valori e alla cultura aziendale di DSV.”
Il prototipo Emilia 5 di Onda Solare
Protagonista della nuova partnership è Emilia 5 – il nuovo prototipo di auto solare Cruiser a quattro posti, realizzato nell’ambito del progetto GreenWave di MOST – Centro Nazionale Mobilità Sostenibile, dall’Università di Bologna e dal team Onda Solare con la collaborazione dell’IIS A. Ferrari di Maranello – che il prossimo settembre parteciperà alla South Africa Solar Challenge 2024, una delle principali competizioni dedicate ai veicoli ad energia solare.
Il veicolo misura 4.500 mm x 1.510 mm x 1.230 mm e pesa 460 kg. I due motori elettrici in-wheel lo portano alla velocità massima di 120 km/h e i 5 mq di pannelli fotovoltaici sul tetto permettono la ricarica del pacco batteria di accumulo. Il telaio e la quasi totalità dei componenti sono realizzati in materiali compositi a base di fibra di carbonio.
Oltre a gestire il trasporto della vettura di Onda Solare in Sud Africa, la divisione Air & Sea di DSV contribuirà anche a supportare trasporto, vitto e alloggio del team di studenti, docenti e ingegneri che ha lavorato al prototipo, consentendo loro di partecipare alla trasferta nel continente africano.
Gestione delle complessità legate a un trasporto prototipale alimentato a batteria
“Se la spedizione di una vettura tradizionale segue procedure consolidate, quella di un prototipo come Emilia 5 necessita di competenze particolari,” spiega Gaio. “Nella movimentazione, bisogna non solo tenere conto dei nuovi parametri progettuali di energia circolare introdotti dalle normative in ambito transizione green, ma bisogna anche fare i conti con tematiche mai affrontate prima in termini, per esempio, di volume e massa. Questo significa che non possiamo limitarci al semplice trasporto del prodotto, ma che dobbiamo anche verificare la sostenibilità dei mezzi di trasporto e di logistica utilizzati, il consolidamento e il groupage, l’emissione di anidride carbonica. Inoltre, in tempi di instabilità politica bisogna essere pronti a confrontarsi sino all’ultimo con una dose di incertezza che deve essere gestita con altrettanta buona dose di flessibilità e creatività per garantire in ogni caso sicurezza, affidabilità e raggiungimento del risultato”.
Nel caso specifico, il trasporto di Emilia 5 avverrà via mare. Durante la pianificazione, le sfide principali riguarderanno il volume e la massa del prototipo, differenti da qualsiasi veicolo standard e, soprattutto, la gestione delle complessità connesse alla spedizione delle batterie al litio e alla reverse logistics, quindi a quella fase delicata del ritorno di batterie al litio usate, scariche o addirittura danneggiate.