Eci Distribution, Jenbacher ed Ecomondo
Eci Distribution e Jenbacher Jenbacher non ha bisogno di biglietti da visita. La presenza dei verdi tirolesi tra gli impianti di cogenerazione è così diffusa che Eci Distribution ha affinato un retrofit per i motori a due valvole delle serie 3, 4 e 6. Tra prima e dopo ballano il 5,9 per cento di risparmio […]
Eci Distribution e Jenbacher
Jenbacher non ha bisogno di biglietti da visita. La presenza dei verdi tirolesi tra gli impianti di cogenerazione è così diffusa che Eci Distribution ha affinato un retrofit per i motori a due valvole delle serie 3, 4 e 6. Tra prima e dopo ballano il 5,9 per cento di risparmio nel consumo di gas e il 2,5 per cento di incremento dell’efficienza. In altri termini? Secondo Eci Distribution il sistema Eve3 permette di risparmiare circa 1.300 tonnellate annue di insilato in un impianto standard da 1 MW elettrico.
Le potenze compatibili spaziano da 400 a 3.500 chilowatt per unità da 12 a 20 cilindri. La testata a quattro valvole dialoga con il plc, con touchscreen da 15 pollici, che tiene sotto controllo la combustione dei cilindri tramite i segnali dei piezoelettrici, monitora rete, generatore e sincronizzazione e aggiorna il service tool. Tra le funzioni, il controllo dei parametri del comburente, lo start/stop, le periferiche, i circuiti di riscaldamento e raffreddamento.
Uno sguardo all’azienda
Eci Distribution offre componentistica per motori a gas sviluppata e disegnata sulle necessità del richiedente, con l’obiettivo di aumentare la durata di vita dei ricambi e l’efficienza del motore. Eci punta all’ottimizzazione delle tecnologie e allo sviluppo di nuovi concetti per massimizzare la produzione di energia, riducendo le emissioni. L’azienda punta a collaborare con partner strategici per essere sempre in grado di revisionare e migliorare i componenti dei motori a gas indipendentemente dal marchio di fabbrica.
Uno sguardo a Ecomondo
Circolare è l’economia predicata a Rimini, circolare la filiera dei costruttori che si sono affacciati da queste parti. Il segno è positivo, nella misura del 4 per cento: il dato riguarda le presenze professionali registrate tra i 129.000 metri quadri espositivi del quartiere fieristico, per la prima volta integralmente sold-out. Altro indicatore privilegiato è quello delle presenze internazionali, il 10 per cento del totale, da 115 Paesi: il 70 per cento dall’Europa, il 9 dal bacino del Mediterraneo, e massicce delegazioni da Cina e Russia.
In questa sede si è svolto il summit europeo sul fosforo, su cui si concentrano progetti e investimenti finalizzati al recupero da fanghi di depurazione; l’Unione Europea ha presentato attraverso l’agenzia EASME (Executive Agency for Small and Medium Enterprise) 38 progetti finanziati da quattro diversi Programmi comunitari; focus su Medio Oriente, Nord Africa e Africa Sub-Sahariana; particolare affondo sulle prospettive di investimento in Marocco che ha deciso di puntare sugli impianti di produzione delle rinnovabili.
Italian Exhibition Group ha trasmesso anche la solidità del sistema Italia, testimoniata dai dati del Rapporto Conai (67,5% dei rifiuti da imballaggio avviati a riciclo nel 2017) e dall’indice di circolarità che, a dispetto degli onerosi cliché sul Bel Paese, vede l’Italia posizionarsi alle spalle della sola Olanda nel ranking europeo.
Gli Stati Generali della Green Economy hanno evidenziato che investimenti pubblici per 7-8 miliardi l’anno nel prossimo lustro attiverebbero 21,4 miliardi di investimenti privati e 440mila nuovi posti di lavoro l’anno.