L’Ecomax da 4,4 litri per la terza generazione di sollevatori telescopici agricoli Jcb
I sollevatori telescopici agricoli JCB 532-70 e 536-95, i due modelli di maggior successo della gamma di terza generazione presentata all’ultima edizione di Agritechnica, sono ora disponibili anche con il nuovo allestimento TL40 che consente di raggiungere la velocità massima di 40 chilometri orari, agevolando così gli spostamenti su strada. Merito della trasmissione diretta TorqueLock4, […]
I sollevatori telescopici agricoli JCB 532-70 e 536-95, i due modelli di maggior successo della gamma di terza generazione presentata all’ultima edizione di Agritechnica, sono ora disponibili anche con il nuovo allestimento TL40 che consente di raggiungere la velocità massima di 40 chilometri orari, agevolando così gli spostamenti su strada.
Merito della trasmissione diretta TorqueLock4, un powershift a quattro rapporti in avanti e quattro in retro dotato di un convertitore di coppia bloccabile nella marcia più alta, che utilizza una frizione in grado di unire meccanicamente turbina e pompa del convertitore, evitando così il tipico slittamento di questo componente e la conseguente perdita di energia che lo caratterizza.
Motore e post-trattamento dei sollevatori telescopici agricoli Jcb
La trasmissione entra in presa diretta col motore in modo simile a quanto accade su un’autovettura dotata di frizione meccanica, migliorando l’efficienza energetica e, conseguentemente, la velocità di punta raggiungibile.
Ed eccoci al motore: i sollevatori telescopici 532-70 e 536-95 sono equipaggiati con motori Jcb Ecomax da 4,4 litri di cilindrata e 80,9 chilowatt. Proprio l’Ecomax ha vinto il Diesel of the Year quasi 10 anni fa, nel 2011. Nel caso dei modelli in questione, il motore utilizza un sistema di post-trattamento composto da Scr e catalizzatore Doc.
Sistema Sway Control di controllo delle oscillazioni
Tra le caratteristiche che i modelli 532-70 e 536-95 condividono con gli altri della Serie III spicca il nuovo sistema Sway Control di controllo delle oscillazioni, azionabile in modalità elettroidraulica, che utilizza un cilindro idraulico a doppio effetto fissato al telaio e all’assale anteriore per consentire all’operatore di regolare la macchina in posizione verticale prima di sollevare il braccio su una superficie inclinata o irregolare.