Editoriale: Tra Leopardi e Darwin
L'editoriale del numero di Diesel di gennaio/febbraio: Evoluzione motoristica significa essere green. Un’asserzione in sé e per sé inconfutabile. Il punto è: come? Se il darwinismo esprime un’idea di evoluzione lineare e funzionale, adattiva, nella sua rielaborazione ad usum fini spesso è stato maldestramente manipolato in chiave di suprematismo biologico.
Dipinte in queste rive son dell’umana gente le magnifiche sorti e progressive. Povero Leopardi, quel verso 51 de “La Ginestra” è stato capziosamente estrapolato e deformato nel corso del dopoguerra per distillare slogan estranei alla sua originaria vocazione. Le “magnifiche sorti e progressive” hanno subito un’ulteriore distorsione nell’intepretazione che si legge in filigrana nella propaganda di un certo ecologismo “politicamente corretto”. Evoluzione motoristica significa essere green. Un’asserzione in sé e per sé inconfutabile. Il punto è: come? Se il darwinismo esprime un’idea di evoluzione lineare e funzionale, adattiva, nella sua rielaborazione ad usum fini spesso è stato maldestramente manipolato in chiave di suprematismo biologico. La negazione stessa dell’evoluzionismo adattivo, a favore di una forzatura eugenetica. Cosa c’entrano i motori e l’evoluzionismo, con tutto questo? Se il green coincide con lo stadio di approdo del motor sapiensnella riserva naturale della decarbonizzazione, il sospetto è che gli apologeti del “Diesel kaputt!” siano daltonici, in malafede o che subiscano inconsapevolmente le suggestioni suprematiste di cui prima. Nell’ultimo quarto del 2021 abbiamo messo a confronto alcuni tra i massimi esperti della propulsione di applicazioni off-road e per la generazione di potenza sul tema delle prospettive del motore endotermico. Trovate il resoconto integrale da pagina 14 a pagina 23. A seguire alcuni stralci, parziali ma indicativi.
«Non è detto che quello che conosciamo ora sarà quello che vedremo tra vent’anni». «Il futuro sarà abbastanza variegato, ma alla base di tutto questo c’è come verrà prodotta l’elettricità che serve a far funzionare tutto questo». «Non saremo in grado di soddisfare tutte le esigenze con una sola soluzione». «È necessario che la concorrenza, che è sana, sia una sana concorrenza, e avvenga con le stesse regole del gioco». «Se dovessimo dire qual è il game changer, non lo sappiamo ancora». «Il primo deterrente della salvaguardia del pianeta è lo stile di vita occidentale e consumistico… La domanda reale a cui occorre rispondere è come generare l’energia necessaria a sostenere il modello consumistico (evolutivo) mondiale?». «Quando la potenza viene meno, l’inerzia richiede tempo per tornare». «Sarebbe interessante pensare cosa ne faremo delle batterie e dei pannelli solari tra venti o trent’anni. Non vorrei che spostassimo il problema nel tempo per ritrovarci con problemi che non abbiamo ancora affrontato.»