Lo scorso fine settimana si è tenuto a Milano l’Electric Boat Show. E chi se ne frega se, come cantava la band torinese degli Statuto, “qui non c’è il mare”. Giunto alla seconda edizione, si tiene all’Idroscalo, il piccolo mare interno dei milanesi, posizionato tra l’aeroporto di Linate il Palazzo della Mondadori, dell’architetto Oscar Niemeyer. Qui, gli stand sono di appoggio alla prova delle imbarcazioni. Basta accomodarsi sul molo e avventurarsi nello specchio d’acqua. A seguire, trovate le anticipazioni di quanto pubblicheremo sul numero di giugno di POWERTRAIN.

Chi abbiamo incontrato e cosa abbiamo visto all’Electric Boat Show di Milano

eDriveLab è una pmi innovativa parmigiana, entrata nel gruppo Sealence, che si sta evolvendo da integratore di sistema a società di prodotto. La novità di Sealence per i fruitori dell’Ebs è il DeepSpeed powertrain, idrogetto concepito e testato per applicazioni da diporto nell’intervallo tra 30 e 60 piedi (grossomodo tra 9 e 18 metri). Capitolo batterie. A questa voce Sealence propone SafeLi, della quale, ci dicono: «sintetizzando, il valore aggiunto è dato dalla densità di energia, dalle potenze di carica e scarica, dalla certificazione per utilizzo gravoso».

AS Labruna non poteva mancare all’appello dell’Electric Boat Show di Milano. Sul molo dell’Idroscalo è attraccata Futura, già vista a Venezia e Montecarlo, qui in versione ulteriormente raffinata. Due motori E-Vision X-20 da 11,5 chilowatt, con motore immerso da 48V, equipaggiata  cda batterie al litio da 5 kWh (espandibili a 14 kWh), con due celle a idrogeno da 1 kW ciascuna. È il prodotto di punta di AS, capace di navigare per una decina d’ore. Futura non è però sola, affiancata da due open in vetroresina, equipaggiate con fuoribordo elettrico da 11,5 kW, realizzate da cantieri di Mesagne, in provincia di Brindisi, Idea Marine e Mingolla. Sottolinea Massimo Labruna che «l’elettrico si concilia con le imbarcazioni di tutti i giorni, 6,5 nodi in modalità elettrica, con un’autonomia di 4 ore».

E4boat è una rete di impresa tra Selene shipyard e 4e-consulting, istituita a sostegno dell’elettrificazione della nautica. In prova, di concerto con il cantiere Mussini di Portofino, c’è la Corvetta 24, in modalità full electric (originariamente monta uno Yanmar Marine da 110 cavalli). La componentistica è affidata a Zapi Group, con due motori elettrici da 20 kW, inverter, caricabatterie compatibili con ricarica da colonnina della Zivan, con certificazione waterproof (il “case” è a norma IP65 -Ingres protection-, la ventola esterna è IP55). Per capirci, è sigillato e lo si può quindi lavare addirittura con un getto in pressione. È possibile allestire fino a 3 moduli in parallelo, alimentabili in trifase. 

electric boat show milano
Il pontile dal quale attori della filiera e armatori possono provare in acqua il confort degli scafi elettrici attraccati

 

 

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