Una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza delle comunità energetiche rinnovabili, flessibilità della domanda, sicurezza dei sistemi V2X e ampie prospettive per il futuro: questo e molto altro è emerso dai risultati di un recente sondaggio che Hive Power, azienda pioniera nella fornitura di soluzioni innovative per le reti intelligenti, ha condotto tra le maggiori aziende italiane ed europee nel campo della mobilità elettrica e del settore energetico. 

Il sondaggio è stato realizzato durante i diversi appuntamenti di Clean Energy Club, il primo luogo di discussione esclusivoa livello europeo creato per riunire decision-maker, leader dell’innovazione e strategist nel settore energetico e della mobilità.

Innovazione energetica: cosa aspettarci nel 2024?

Secondo il 38% degli intervistati, il settore su cui la maggior parte delle aziende punterà in questo 2024 è proprio quello della mobilità elettrica, anche se altrettanto importante sarà concentrarsi sui sistemi di accumulo dell’energia e sulla flessibilità (36%). Due temi fondamentali che hanno portato i partecipanti a dover rispondere quindi ad un’altra domanda: chi dovrebbe guidare l’integrazione sostenibile dei veicoli elettrici nei sistemi di rete elettrica? La maggior parte degli intervistati ritiene che un ruolo fondamentale lo abbiano gli aggregatori di servizi energetici (46%), ovvero gli operatori del mercato elettrico che aggregano in un’unica unità virtuale diverse unità di produzione e consumo distribuite; il 26% invece crede che a guidare il processo debbano essere le utility. Tra le sfide più significative, invece, c’è senza dubbio la prontezza del mercato (36%): questo sottolinea l’importanza di un ambiente di mercato favorevole per facilitare l’adozione di tecnologie all’avanguardia, sottolineando la necessità di sinergie tra il settore privato e le istituzioni per promuovere l’innovazione.

Comunità Energetiche: un passo avanti verso l’autoconsumo sostenibile

Altro tema che caratterizzerà il 2024 è dato dalle Comunità Energetiche Rinnovabili: la metà degli intervistati ritiene che il vantaggio più significativo delle CER, insieme alla promozione dell’autoconsumo (50%), sarà la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili (33%). Una maggiore e consapevole adozione dell’autoconsumo sarà infatti fondamentale per il raggiungimento dell’Accordo di Parigi, che nel tentativo di rafforzare la risposta globale ai cambiamenti climatici ha riaffermato l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2 gradi Celsius.

Demand-Side-Flexibility: gli ostacoli normativi sono la principale sfida

Nonostante il 71% degli intervistati consideri la Demand-Side-Flexibility (DSF) la chiave per raggiungere gli obiettivi della sostenibilità energetica, il 63% considera gli ostacoli normativi ad essa legati la sfida più importante. Tuttavia, l’80% degli intervistati ritiene che la mancanza di comprensione della flessibilità e dei diversi metodi per sfruttarla al meglio siano la principale causa per cui gli utenti finali non conoscono a pieno i benefici derivati dalla DSF. Tra questi, numerosi sono i vantaggi diretti per il consumatore, che si riflettono nella bolletta energetica sotto forma di risparmio o di entrate, ma molti sono anche quelli che vengono ottenuti in modo indiretto: la DSF infatti comporta cambiamenti di sistema e ambientali che influenzeranno positivamente tutti i consumatori. In questo 2024 l’impegno degli stakeholder e dei leader del settore dovrà essere proprio quello di essere più trasparenti e chiari: se i consumatori saranno davvero informati di ciò che accade attorno a loro e avranno tutti gli strumenti per fare scelte consapevoli, la strada per la transizione energetica sarà più breve. 

Mobilità: sistemi V2X, veicoli elettrici e ricarica intelligente

Sebbene la flessibilità dal lato della domanda sia promettente, la sicurezza rimane un problema. Il 46% delle aziende individua la privacy e la sicurezza dei dati come la principale preoccupazione per la sicurezza dei sistemi V2X. Il 31% teme gli attacchi malevoli ai veicoli elettrici mentre il 15% crede che il rischio più grande sia la vulnerabilità di software e firmware. 

Gli obiettivi dallo smart charging

Per quanto riguarda invece la ricarica intelligente dei veicoli elettrici, la priorità principale di oltre la metà degli intervistati sembra essere il raggiungimento della riduzione dei costi energetici (55%): un dato che rispecchia la crescente consapevolezza dell’importanza dell’efficienza energetica nell’intero settore della mobilità elettrica.

Alla luce di tutto questo, è facile osservare come le priorità per i politici e gli imprenditori del settore dovrebbero essere quelle di aumentare la consapevolezza degli utenti finali sui temi dell’energia e della sostenibilità, favorendo al tempo stesso la facilità di fruizione e la convenienza economica dell’energia flessibile” commenta Gianluca Corbellini, CEO e co-founder di Hive Power. “Questo avverrà però solo quando le politiche abiliteranno pienamente le tecnologie già pronte e quando verranno promosse campagne educative per incentivare i comportamenti dei consumatori. Solo il tempo ci dirà se questi obiettivi ambiziosi saranno possibili entro il 2024, ma una cosa è vera: la Terra non può aspettare”. 

Con l’ambizione di promuovere la sinergia tra aziende e contribuire a definire il futuro della sostenibilità, il Clean Energy Club offre un’ampia gamma di attività; tra queste, gli eventi di networking, che offrono un’opportunità di contatto diretto con esperti di alto livello nell’ambito dell’energia sostenibile, e sessioni virtuali con i leader di settore, per rimanere sempre aggiornati sulle ultime tendenze del mercato. Agli appuntamenti sono già intervenute personalità del mondo dell’energia e della mobilità come Péter Ilyés (ex-CEO di E.ON Italia), Dino Munk (ex-Mercedes Benz, Magility Cyber Security GmbH) e Mary Jean Bürer(EPFL, Innosuisse). Inoltre, il club garantisce un accesso esclusivo a una biblioteca di risorse: una vasta collezione di strategie e guide all’innovazione per far progredire i progetti aziendali nel settore energetico e della mobilità green. 

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati

Focus sul nuovo e-axle nell’intervista a Jan Hjelmgren (Volvo Trucks)

“Il nostro e-axle sviluppato internamente è un elemento fondamentale nei nostri prodotti a lungo raggio. Avremo più spazio per le batterie, il che è positivo. Un altro aspetto fondamentale è avere una buona tecnologia delle batterie per avere camion elettrici ad alte prestazioni”, ci ha detto Jan Hj...