Un’eco italiana di eventi dal vivo: Enovitis
Un'eco italiana insiste sugli eventi. Imminente è Enovitis in campo, nel cuore del Monferrato. Quelli di Fieragricola hanno discusso di agricoltura digitale. Itabus ha staccato 100mila biglietti, Stellantis insiste sulla rottamazione dei vecchi veicoli
Si ricomincia, vaccinazioni alla mano, al momento riparati dalle incognite delle varianti. Un’eco italiana riparte da ‘Enovitis in campo‘, prima manifestazione di settore in presenza dopo i lockdown dovuti alla pandemia, l’1 e il 2 luglio, presso l’azienda Pico Maccario di Mombaruzzo (Asti), nel cuore del Monferrato, zona particolarmente vocata alla coltivazione dei più pregiati vigneti della Penisola italiana.
A Enovitis tutti in campo, canicola compresa…
La kermesse agricola, che permetterà di provare direttamente sul campo le ultime novità delle case produttrice, si estende su uno spazio di oltre trenta filari, grazie alla collaborazione di partner di attrezzature agricole da vigneto del calibro dei marchi Cima, Rinieri, Olmi e Gramegna. Nello specifico Antonio Carraro esibirà i modelli più nuovi e rappresentativi per ogni serie, coerente alla propria filosofia che si basa sul principio del “taylor made”, secondo la quale, ad ogni acquirente, intende offrire il “suo” trattore “su misura”. Ad Enotivis farà la sua apparizione direttamente sul campo la nuova Serie TORA al gran completo.
Fieragricola. Un’anticipazione 4.0
Si rimane nei paraggi applicativi, seppure uscendo dai campi e proiettandoci all’edizione 2022. Big data, interoperabilità, formazione e trasparenza rappresentano i driver fondamentali dell’agricoltura digitale. Questo è quanto è emerso dagli interventi dei relatori che hanno approfondito il tema partendo da una delle domande sempre più ricorrenti: a chi appartengono i dati? “I dati raccolti in campo sono di proprietà dell’agricoltore” afferma Massimiliano Giansanti, vicepresidente del Copa-Cogeca – ma per fare in modo che esprimano tutto il loro potenziale è necessario che questi vengano condivisi”.
Per costruire una rete condivisa è necessario che l’utilizzo degli strumenti digitali sia sempre più diffuso, ma che cosa succede in Italia? “Secondo il rapporto Desi 2020 – afferma Gianluca Brunori, ordinario di Economia Agraria all’Università di Pisa e presidente del Comitato Consultivo sulla digitalizzazione in agricoltura dell’Accademia dei Georgofili – il nostro Paese è agli ultimi posti in termini di digitalizzazione. Quest’ultima può facilitare lo sviluppo sostenibile ma è importante che tutte le imprese agricole anche quelle più piccole vi possano accedere”.
Su strada: con Itabus e Stellantis
Itabus, dopo un solo mese di attività, taglia già il traguardo di oltre 100 mila biglietti venduti. Gli autobus della nuova società, fondata da Flavio Cattaneo, sono entrati in servizio lo scorso 27 maggio sulle strade d’Italia, caratterizzati da alto comfort e prezzi convenienti. La replica tricolore a Flixbus è partita col piede giusto.
Il costruttore nazione di autoveicoli, Fiat, emigrato sotto le insegne di Stellantis, spinge gli incentivi per i veicoli a basso impatto ambientale. “Dobbiamo investire affinché si possa velocemente passare ad una riduzione drastica delle vetture non ecologiche che purtroppo girano ancora oggi sul mercato italiano. Il nostro parco circolante è il più vecchio d’Europa quindi bisogna assolutamente a intervenire con azioni di agevolazione di smaltimento delle vetture più anziane per poter immettere sul mercato prodotti nuovi che rispettano l’ambiente”. Parole di Santo Ficili, Country Manager Stellantis Italia.