2018, anno promettente per Enovitis in Campo (e non solo)

Enovitis in Campo. L’edizione del 2018, si terrà il 21 e 22 giugno a Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia. Organizzatori UIV e Veronafiere, in collaborazione con Fieragricola. A ospitare l’evento saranno i vigneti della società agricola ‘Il Naviglio di F.lli Fantini’, una delle più grandi e storiche realtà conferitrici di Cantine Riunite & CIV. I filari dell’azienda vedranno all’opera le più moderne tecnologie, mentre Vitae, imponente struttura immersa nei vigneti, accoglierà al meglio i visitatori e ospiterà i convegni e le presentazioni tecniche delle aziende, che avranno come focus le nuove frontiere dell’innovazione in viticoltura.

Enovitis in Campo

Ottime premesse per Enovitis in Campo 2018

«La grande macchina organizzativa di Enovitis in Campo 2018 è partita e ci sono tutte le premesse per replicare il successo dello scorso anno, raggiungendo nuovi primati», ha dichiarato Paolo Castelletti, Segretario Generale di Unione Italiana Vini. «Già la location è una novità. Per la prima volta, infatti, saremo ospitati da un’azienda viticola socia del primo gruppo vitivinicolo italiano, Cantine Riunite & CIV. Fiera itinerante, che ha nel suo dna la mission di accendere i riflettori sui diversi territori e sulle loro caratteristiche peculiari, Enovitis in Campo dopo 18 anni torna in Emilia, ma in un territorio nuovo, la pianura reggiana, terra del Lambrusco, di quelle bollicine rosse oggi sempre più apprezzate in tutto il mondo.

Ambiente produttivo dove la viticoltura ha imboccato la strada dell’alta specializzazione e la meccanizzazione delle operazioni colturali ha raggiunto tassi elevatissimi. Una terra, quindi, dove la spinta all’innovazione tecnologica e all’aggiornamento professionale è particolarmente sentita. Saranno molti i temi di approfondimento proposti dalla due giorni fieristica nei numerosi e qualificati convegni e workshop in programma. Sono certo che i contenuti e le innovazioni che porteremo tra i filari di Enovitis in Campo 2018, valorizzate dal premio Innovation Challenge, offriranno alle imprese le giuste risposte alle esigenze pressanti di una viticoltura sempre più specializzata e competitiva».

Veronafiere

«La prossima edizione di Enovitis in Campo, la quinta che vede la collaborazione di Veronafiere-Fieragricola e Unione Italiana Vini, si annuncia sotto i migliori auspici, dopo il grande successo registrato a Cavaion Veronese nel territorio del Bardolino lo scorso giugno e con una sempre maggiore attenzione del comparto alla sostenibilità e ai cambiamenti climatici, fenomeno che negli ultimi anni ha influito sulle rese in campo e che richiede particolare sforzi da parte dei produttori», ha commentato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere.

«Non possiamo dimenticare che l’impegno della filiera vitivinicola va verso la qualità, unica strada per valorizzare il made in Italy enoico, che viene garantita anche attraverso l’impiego di buone tecniche agronomiche e l’utilizzo di strumenti innovativi. L’evento del 21 e 22 giugno a Fabbrico sarà preceduto da Enovitis in Fiera, evento indoor che arricchisce il palinsesto della 113ª edizione di Fieragricola, in programma a Verona dal 31 gennaio al 3 febbraio prossimi, e che si inserisce nelle manifestazioni fieristiche di alto livello che Veronafiere dedica al settore vitivinicolo, a partire da Vinitaly».

Pronostici…

La nuova serie Landini REX 4 è pronta a dettare legge tra i vigneti dell’edizione 2018 di Enovitis in Campo. Presentata in anteprima assoluta all’Eima 2016, la nuova generazione di specializzati è stata rivisitata in maniera sensibile. Il design del cofano è stato completamente riprogettato. Sotto di esso, le motorizzazioni Perkins lasciano il posto al quattro cilindri Deutz TCD L4 da 2,9 litri, conforme ai parametri Tier 4 Interim. In funzione delle tarature si distinguono sei modelli, con potenze massime comprese tra 51,5 e82,3 chilowatt, declinati poi in cinque versioni (F, GT, GE, GB e V) a seconda delle dimensioni e delle specifiche di prodotto.

Enovitis in Campo

In termini di elettronica, è presente il sistema Engine Memo Switch, per memorizzare il regime del propulsore e richiamarlo in base alle necessità. Introdotte anche funzioni di auto innesto 4WD e bloccaggio differenziale anteriore, auto PTO con sollevatore elettronico posteriore, il disinnesto e innesto della PTO regolabile in funzione dell’altezza del sollevatore posteriore, predisposizione ISOBUS per gestire le performance delle attrezzature (atomizzatori, seminatrici ecc.) ed infine disponibilità di sistemi GPS di guida assistita.

Per la tramissione, troviamo il cambio a 4 marce e 3 gamme implementabile con l’opzione Hi-Low o High-Medium-Low. Per raddoppiare il numero complessivo di rapporti e garantire le velocità di avanzamento minime necessarie per specifiche applicazioni, a richiesta è ovviamente disponibile anche il superriduttore. L’inversore può essere meccanico o idraulico. La scelta è collegata a quella del meccanismo d’innesto della pto. Sia l’innesto della doppia trazione che il bloccaggio differenziale sono a comando elettroidraulico. Numerose sono le configurazioni disponibili in termini di sistema idraulico. Degno di nota anche il restyling della cabina.

Enovitis Extrême

Unione Italiana Vini in collaborazione con l’istituto Cervim , il supporto di Vival e il patrocinato dalla Regione Valle d’Aosta, ha ufficialmente presentato Enovitis Extrême. Si tratta della prima edizione del primo evento dedicato alla viticoltura eroica. Si svolgerà il 19 luglio 2018 presso la Società Agricola Grosjean Vinis di Quart, in provincia di Aosta. Mantenendo l’impostazione di Enovitis in Campo, sarà una manifestazione dinamica ed itinerante. Ci saranno prove sul campo e dimostrazioni con attrezzature e macchinari specifici per le realtà ‘eroiche’.

Enovitis in Campo

«La viticoltura eroica praticata in territori estremi, rappresenta nel nostro Paese non solo un patrimonio produttivo caratterizzato da una grande ricchezza di vini dalla forte identità, ma costituisce anche un valore economico e sociale rilevante per le comunità umane che vivono in quelle aree», ha dichiarato Ernesto Abbona, Presidente di Unione Italina Vini. «É una viticoltura difficile anche dal punto di vista tecnologico perché praticata in territori impervi dove servono attrezzature e macchinari dedicati che non avevano mai avuto una loro vetrina, un loro luogo di promozione e presentazione al mondo vitivinicolo».

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