52 escavatori Doosan al lavoro per il gasdotto Tap
La realizzazione del più grande gasodotto in Europa vede 52 escavatori Doosan in catena di montaggio. Il gas convogliato nel Tap (Trans-Adriatic Pipeline) approderà a Lecce dopo aver attraversato 360 chilometri di condotte in Grecia. Ed è proprio lì che le macchine, alcune delle quali mosse da motori Scania, sono al lavoro a pieno ritmo per […]
La realizzazione del più grande gasodotto in Europa vede 52 escavatori Doosan in catena di montaggio. Il gas convogliato nel Tap (Trans-Adriatic Pipeline) approderà a Lecce dopo aver attraversato 360 chilometri di condotte in Grecia. Ed è proprio lì che le macchine, alcune delle quali mosse da motori Scania, sono al lavoro a pieno ritmo per conto di una joint-venture composta dagli italiani di Bonatti Spa (azienda leader nella posa di tubi e condotte) insieme a J&P-Avax Group.
Una maxi commessa per Doosan
Doosan l’ha spuntata su sette produttori nel confronto comparativo organizzato da Bonatti-J&P Avax. Gli escavatori cingolati realizzati dall’azienda sudcoreana, tra i cinque principali produttori al mondo, vengono utilizzati nei lavori di scavo e di posa dei tubi da 1,2 metri di diametro. Nella commessa uscita dagli uffici della joint-venture trovano posto un ventaglio di 52 escavatori da 30 a 55 tonnellate. Nello specifico: 10 DX300LC-5, 20 DX340LC-5, 10 DX380LC-5 e 12 DX530LC-5.
Scania e Doosan in sala macchine
Quest’ultimo, il DX530LC-5, rappresenta il carro più ampio sul mercato nella sua classe, forte di 3,9 metri di larghezza in configurazione estesa (e 30.900 chili di peso). In sala macchine siede il motore Scania Dc13, un sei cilindri capace di 379,5 cavalli a 1.800 giri e di una coppia da 176 chilogrammetri a 1.200 giri. Sono 52.100 i chili da portare a spasso. La dozzina di modelli acquistati da Bonatti-J&P Avax sono equipaggiati con un gruppo di lavoro per “escavazione massiva” (con braccio da 6,3 m e bilanciere corto da 2,4 m) che assicura le prestazioni idrauliche superiori necessarie per movimentare, tubi in acciaio da 14 t e lunghi 18 m allo sbraccio massimo e su 360°, alle altezze e alle distanze richieste con l’ausilio di vacuum lifter.
Il più contenuto DX300LC-5 è mosso invece dal Doosan DL08 (Stage IV), con una “muscolatura” da 271 cavalli a 1800 giri. Stessa motorizzazione, nella taratura da 317 cavalli, per il DX340LC-5. Ancora il Grifone si occupa delle operazioni del DX380LC-5: questa volta l’incaricato è lo Scania Dc09, un pentacilindrico da 317 cavalli.
Il contratto per i 52 nuovi escavatori Doosan include un pacchetto assistenza che prevede due anni di garanzia con possibilità di estensione per un ulteriore anno e un team assistenza dedicato disponibile 24 ore su 24. Il servizio è gestito direttamente da Ergon Tzanidakis, concessionaria Doosan per la Grecia.
Gas dal mar Caspio all’Europa
Attualmente gli escavatori Doosan sono impegnati in una serie di applicazioni che vanno dai lavori preparatori (come livellamento, rimozione di alberi e pulizia del sito), al sollevamento dei tubi da collocare o sistemare in “stringa”, allo scavo di trincee per mezzo di martelli idraulici e benne, al carico delle macchine da frantumazione e vagliatura utilizzate per produrre materiali di rinterro per il riempimento delle trincee dopo la posa dei tubi. Il Trans Adriatic Pipeline è la parte europea del cosiddetto Corridoio Meridionale del Gas che punta a collegare i mercati europei ai nuovi giacimenti di gas naturale del Caspio. Con un investimento di 4,5 miliardi di euro e oltre 5.500 persone impegnate nei lavori, il progetto Tap attraverserà Grecia e Albania, partendo dal confine greco-turco per arrivare alla provincia di Lecce, e consentirà il trasporto del gas naturale dai giacimenti del Mar Caspio (Azerbaigian) fino ad alcuni dei principali mercati europei, come Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Austria.