Fabio Buzzi e il Cursor 16. Coppia da record
Fabio Buzzi ha scolpito il suo nome nel pantheon della velocità. Lo scafo a tre punti di FB Design ha solcato le acque profonde del Lago di Como al picco di velocità di 277,515 chilometri orari, che valgono l’iscrizione al Guiness World Records. VOLETE I 3 PUNTI? ECCOLI QUI… Dietro a questo record ci sono sicuramente […]
Fabio Buzzi ha scolpito il suo nome nel pantheon della velocità. Lo scafo a tre punti di FB Design ha solcato le acque profonde del Lago di Como al picco di velocità di 277,515 chilometri orari, che valgono l’iscrizione al Guiness World Records.
Dietro a questo record ci sono sicuramente l’estro ‘marinettiano’ e lo slancio futurista del condottiero, Fabio Buzzi, che alla tenera età di 75 anni ha rinnovato il sentimento di devozione verso l’ebbrezza della velocità, e le virtù aerodinamiche dello scafo a tre punti, che riduce al minimo l’attrito. Il deus ex machina è però il Cursor 16, sì, proprio lui, il Diesel of the year 2014.
TRA L’ALTRO, RECORD ENGINE ANCHE DI TREBBIATURA…
Fabio Buzzi e il Cursor 16
Espiantare il 15,9 litri dai cofani delle mietitrebbie New Holland e dai sarcofagi dei genset per farlo planare in acqua a velocità siderali è operazione che ha richiesto un certosino lavoro di adeguamento tecnologico.
A PROPOSITO DI GENSET, HIMOINSA E CURSOR 16…
Partire da un capitale di 570 chilowatt e 3.320 Newtonmetro (in attesa che il doppio stadio da 630 kW esca dalla culla) e spingersi fino a 1.250 kW (1.700 cavalli) a pelo d’acqua, con lo stesso monoblocco. Questo è il significato in cifre dell’operazione a monte.
La variazione nel cuore della sovralimentazione, che ha contribuito a rendere così performante la tenuta e l’erogazione di potenza del Cursor 16, ha sostituito le waste gate con due turbine a geometria variabile. Il raffreddamento è affidato a un unico circuito, con presa d’acqua all’interno del timone in titanio.
Il monoblocco è diviso in due, sulla falsa riga delle auto da corsa, che conferisce maggiore rigidità. La distribuzione dal lato volano evita che le problematiche torsionali ricadano sull’albero a gomiti.
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Fpt e Buzzi. Quella passione per il motorboat
Fabio Buzzi ha così surclassato se stesso, dal momento che addirittura nel lontano 1992 aveva fatto impennare l’ago del tachimetro a 252 km/h, grazie a un Seatek, creatura dello stesso Fabio Buzzi, adiacente alla FB Design, ad Annone Brianza.
Una storia tutta italiana, quella tra la velocità in acqua e la propulsione. Lo stesso Buzzi aveva osato avvicinarsi prepotentemente ai 200 kmh nel 1979, quando con un VM registrò i 191 kmh. Un tetto, quello dei 200, che fu effettivamente sfondato da Carlo Bonomi: nel 1982 a Venezia, 213 kmh grazie ai servigi di un Isotta Fraschini, alzando l’asticella nel 1985 a 218 kmh con un Fiat da 5,7 litri.
Cosa hanno combinato insieme Fpt e FB Design? Semplice, 32 titoli, 15 campionati del mondo e altri 17 competizioni internazionali. Nel 2012 nel 2012 la New York – Bermuda con il Col Moschin, equipaggiato da una coppia di C90 650, comune denominatore della Monte Carlo – Venezia dell’anno prima, sulla Kerakoll Fpt e, ancora a ritroso di un anno, la Marathon World Cup nel 2010, con quattro N67 600.
Chi sarà il prossimo?
E se nel mirino ci fosse proprio la Monte Carlo – Venezia?
Magari con un monocarena di 16 metri con un duetto di Cursor 16 da 956 kW ciascuno (1.300 cv)? La momento il primato porta la firma di Mtu, con 52 nodi.
INTANTO GODETEVI IL VIDEO DEL RECORD
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