Sempre più spesso si parla, a livello nazionale e sovranazionale, della necessità di fare rete per contribuire in modo più efficace allo sviluppo dell’idrogeno, fattore cruciale per una mobilità più sostenibile (qui la nostra inchiesta sull’idrogeno come ‘nuovo diesel’). La notizia, adesso, è che alcuni tra i più grandi gruppi a livello globale paiono aver recepito il messaggio e stanno mettendo in campo azioni che, si spera, potranno avere presto risvolti molto concreti.

Iniziamo dal progetto H2Accelerate, una nuova piattaforma di collaborazione rivolta all’introduzione di truck a idrogeno a zero emissioni nel mercato di massa. Tra i promotori dell’iniziativa ci sono nomi altisonanti come Daimler Truck, Iveco, Omv, Shell e Volvo Group, che si pongono l’obiettivo di accelerare in vista della completa decarbonizzazione del settore dei truck.

Fare rete per l’idrogeno: l’esempio di H2Accelerate

«I partecipanti ad H2A ritengono che investimenti sincronizzati nel settore durante tutto il prossimo decennio creeranno le condizioni per l’introduzione nel mercato di massa di mezzi pesanti a idrogeno – presupposto necessario per soddisfare l’ambizione europea di raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050», si legge nella nota ufficiale.

 

«Si prevede che l’espansione di durata decennale vedrà inizialmente un gruppo di clienti disposti a impegnarsi da subito a favore del trasporto a idrogeno. Tali flotte opereranno in cluster regionali e lungo i corridoi europei ad alta capacità con una buona copertura di stazioni di rifornimento. In questi dieci anni, tali cluster potranno anche connettersi per creare una vera rete pan-europea. Il sostegno del settore pubblico sarà fondamentale durante la fase di espansione».

Dalla Svezia: PowerCell collabora con…

fare rete idrogeno

Qualcosa di grosso si muove, peraltro, anche nell’ambito delle macchine agricole. Dalla Svezia, infatti, il costruttore di celle a combustibile PowerCell Sweden ha recentemente comunicato di aver ricevuto un ordine per la fornitura di due sistemi fuel cell MS-100 da parte di un produttore statunitense di macchine agricole. Riserbo sul nome del committente, anche se qualche indizio, seguendo la cronaca del nostro settore, si può ricavare.

In ogni caso, stando sempre alla comunicazione ufficiale dell’azienda scandinava, i sistemi saranno usati per equipaggiare trattori alimentati a idrogeno tramite la tecnologia delle celle a combustibile. PowerCell ha anche comunicato di essere al lavoro con diversi partner per lo sviluppo di progetti legati all’idrogeno anche nei settori marino e stazionario.

Toyota e le fuel cell a livello europeo

Dei piani ambiziosi di Cummins abbiamo parlato proprio qualche giorno fa, riprendendo quanto pubblicato sul primo numero dell’anno di DIESEL. Ora un altro gigante, questa volta dell’automotive, fa passi avanti importanti proprio sulla via dell’idrogeno. Parliamo di Toyota, il cui numero uno, Mr Toyoda, alla fine dello scorso anno aveva espresso forti dubbi sulle auto elettriche, aprendo un dibattito molto interessante perchè proveniente dall’interno del primo gruppo automotive nel mondo come volumi di produzione e quote di mercato.

Toyota ha comunicato l’istituzione di un nuovo gruppo europeo per lo sviluppo delle celle a combustibile, con la volontà di «mettere a disposizione dei partner commerciali la tecnologia avanzata delle celle a combustibile per favorire lo sviluppo di una società dell’idrogeno».

Il gruppo ha sede a Bruxelles e si pone l’obiettivo di rafforzare l’interesse per l’introduzione della tecnologia basata sull’idrogeno nella mobilità e in altri settori, rendendola accessibile a nuovi partner.

«La tecnologia Fuel Cell di Toyota si caratterizza per la sua flessibilità in quanto può essere utilizzata non solo per le vetture ma in una serie di altre applicazioni a zero emissioni, come per esempio camion, autobus, carelli elevatori e generatori. Attualmente sono in corso i test per il suo utilizzo anche per le barche e i treni», riporta la comunicazione ufficiale di Toyota Motor Europe.

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