Faster Concept. All’Agritechnica il progetto ‘smart’
Faster Concept. Faster ha posizionato in prima fila il concept di cui abbiamo parlato in un recente post, che anticipava la presentazione all’Agritechnica. Per il momento si tratta di un’idea, un work in progress concettuale sul quale stanno tuttora lavorando. Una vetrina come quella dell’Agritechnica è il palcoscenico ideale per avere un primo feedback da parte […]
Faster Concept. Faster ha posizionato in prima fila il concept di cui abbiamo parlato in un recente post, che anticipava la presentazione all’Agritechnica. Per il momento si tratta di un’idea, un work in progress concettuale sul quale stanno tuttora lavorando. Una vetrina come quella dell’Agritechnica è il palcoscenico ideale per avere un primo feedback da parte degli utilizzatori. Per citare lo slogan in calce all’espositore del concept: ‘testing a new experience of connection‘.
Questa tipologia di prodotto funziona abitualmente in modo meccanico, tramite la forza manuale, spingendo o tirando, a volte con l’ausilio di una leva. In questo caso c’è la parte elettronica, con un software che facilita la connessione/disconnessione, riducendo lo sforzo fisico dell’operatore.
Le due versioni del Faster Concept
Sono presenti due versioni. Una ha un motore elettrico, che consente di schiacciare un pulsante per azionare alcuni componenti dentro la fusione. La parte di sforzo di connessione è quindi operata da un motore elettrico.
La seconda versione ha un sensore sulla funzione, che legge il segnale presente sul tubo con un altro sensore. Questo identifica quale linea connettere facendo lampeggiare un elettrodo. A quel punto l’operatore deve semplicemente avvicinare il maschio e completare l’operazione.
AGRITECHNICA 2019: IL NOSTRO REPORTAGE
Il fattore prezzo potrebbe essere l’unico elemento ostativo alla diffusione. Bisogna però considerare i benefici ergonomici, oltre che in termini di risparmio di tempo. Rispetto al prototipo potrebbero esserci degli sviluppi nella sensoristica. Fa parte del progetto di Faster denominato E-Volved, che indaga i modi per integrare tecnologia diversa sui prodotti Faster.
Allo stand si è manifestata la sinergia con Sun Hydraulics: hanno esposto una multiconnessione per mietitrebbia, all’interno della parte fissa c’è un circuito idraulico con integrate le valvole Sun.
La collaborazione con il Polimi
A proposito di ricerca e sviluppo e di relazioni strette con il mondo universitario, a seguire pubblichiamo la nota stampa di Faster in merito alla collaborazione con il Politecnico di Milano.
«Come l’anno scorso, durante gli scorsi mesi hanno lavorato con noi alcuni studenti dal Politecnico di Milano con l’obbiettivo di sviluppare due progetti volti a migliorare la nostra azienda. Quest’anno abbiamo avuto due gruppi di studenti: uno ha collaborato con il nostro Ufficio Tecnico sotto la guida del nostro Pmo Tommaso Calvi ed ha completato il progetto lo scorso febbraio, mentre l’altro team di studenti ha iniziato da poco il suo percorso nella nostra area di Produzione sotto la supervisione di Federica D’Adda (Responsabile Logistica di Officina e Materia Prima). Vogliamo rivolgere un ringraziamento speciale a coloro che hanno coordinato il progetto, il Professor Alberto Portioli Staudachere il Dott. Matteo Rossini, e ai ragazzi che hanno preso parte a quest’iniziativa: Andrea Davide, Marco Giommaroni, Martina Biacchi ed Enea Pietra. Il progetto seguito da Davide e Giommaroni era incentrato sullo sviluppo prodotto e sulla pianificazione a capacità finita dei carichi di lavoro del nostro Ufficio Tecnico. Mentre il percorso intrapreso da Biacchi e Pietra riguarda la riduzione dei costi con ottimizzazione dei flussi di materiali verso i trattamentisti».