L’assemblea degli associati Federtec, riunitasi il 14 giugno presso Villa Quaranta a Pescantina (VR), ha eletto nuovo presidente per il triennio 2023/2026 Mauro Rizzolo, Deputy Country Manager di Schaeffler Italia, che sarà coadiuvato dalla sua squadra composta dai vice presidenti: Carlo Contasta (Fitcontasta) con delega alle “Sinergie di filiera”, Domenico Di Monte (Pneumax) con delega alle “Relazioni interassociative”, Paolo Marzocchi (Marzocchi Pompe) con delega a “Competitività e Imprese” e Sergio Sartori (Leonardo) con delega a ”Innovazione e Tecnologia”. Eletti anche gli altri componenti del consiglio direttivo: Alessandro Carmona (Danfoss Fluid Power), Lorenzo Cattini (Cattini e Figlio), Fabio Gallo (Carraro) e Mikaela Mazzer (Smart Protections), a cui si aggiungono i presidenti delle associazioni di settore: Elisa Brescianini (Link International) per Assiot, Roberto Renzini (Saip) per AssoFluid, Mariangela Tosoni (Tosoni Fluidodinamica) per Fndi e il rappresentante per AssoFluid Luca Stucchi (Stucchi), oltre al Past President Fausto Villa (Camozzi Group).

Il 14 giugno sono stati rinnovati anche i consigli di Assiot, AssoFluid e Fndi. Nominata presidente Assiot Elisa Brescianini (Link International) accanto ai vice presidenti Lorenzo Cattini e Bruno Ferri (Rossi); nominato presidente AssoFluid Roberto Renzini (Saip) accanto ai vice presidenti Gabriele Manno (Festo) e Luigi Coviello (Duplomatic MS); in segno di continuità è stata riconfermata presidente Fndi Mariangela Tosoni accanto ai vice presidenti Alberto Bono (F.lli Bono) e Simone Stargiotti (F.S.S. F.lli Stargiotti).

Federtec: i dati di settore

Il 2022 è stato un anno estremamente positivo, che ha visto il settore crescere del 16,3%; la produzione ha raggiunto un valore di 14,4 miliardi di euro, superando di ben 2 miliardi di euro il già ottimo risultato del 2021.

Nel 2022 le importazioni di settore sono aumentate del 18,7% rispetto all’anno precedente, mentre l’export ha registrato una crescita di 15,4 punti percentuali, permettendo così al saldo della bilancia commerciale di crescere dell’11,5% e raggiungere un valore di oltre 3,8 miliardi di euro.

Passando alle attese del settore per l’anno in corso, il 2023 si è aperto con un primo trimestre in crescita, anche se con valori non paragonabili a quelli registrati nell’anno 2022, nel corso del quale gli effetti di rimbalzo positivo post crisi pandemica erano decisamente più evidenti.

I prezzi delle commodity energetiche (gas e petrolio in primis) e quello delle materie prime sembrano stiano ritornando su valori normali, ma la situazione generale resta incerta e instabile.

Il quadro macroeconomico atteso, dopo la marcata crescita nel corso del 2022, sarà presumibilmente conservativo o al più in leggera crescita rispetto allo scorso anno, complice l’aumento dei tassi di interesse che riduce la propensione delle aziende a nuovi investimenti.

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