Fendt presenta la nuova mietitrebbia. Ma è addio allo storico marchio Laverda
Sarà Fendt a portare avanti nel segmento delle mietitrebbie il Dna dello storico marchio vicentino Laverda, con la speranza che il made in Italy della macchina possa essere ancora valorizzato. Il gruppo Agco ha, infatti, deciso di puntare su Fendt (anche quest’anno premiato nell’ambito del Tractor of the Year) per la full-line di prodotto. D’altronde, […]
Sarà Fendt a portare avanti nel segmento delle mietitrebbie il Dna dello storico marchio vicentino Laverda, con la speranza che il made in Italy della macchina possa essere ancora valorizzato. Il gruppo Agco ha, infatti, deciso di puntare su Fendt (anche quest’anno premiato nell’ambito del Tractor of the Year) per la full-line di prodotto. D’altronde, sin dalla presentazione della prima mietitrebbia carenata Fendt, sfornata dalle fucine di Breganze, hanno cominciato a circolare dubbi sul destino del marchio autoctono.
La Fendt 5275 C SL (motorizzata Agco Power) al posto del rosso-Laverda
La nuova mietitrebbia Fendt 5275 C SL prende, dunque, il posto finora occupato dalle ultime showgirl in rosso Laverda AL Quattro Techno e AL Quattro Evo. Dal 2021, questo inedito modello rappresenterà l’unica mietitrebbia da ‘vera’ collina nel portafoglio Agco. In Italia sarà commercializzato esclusivamente con la casacca verde Fendt. In altri Paesi (come in Francia) sarà venduto anche col vestito Massey Ferguson (a proposito di Tractor of the Year 2021…).
La nuova Fendt 5275 C SL monta un motore 6 cilindri AgcoPower da 7,4 litri conforme ai parametri Stage V, tarato per erogare una potenza di 306 cavalli (225 chilowatt).
Trasmissione e sistema Super Level
La trasmissione è idrostatica con cambio a quattro marce e trazione integrale 4WD; la velocità massima nei trasferimenti stradali è di 30 chilometri orari. Il sistema Super Level, caratterizzato da quattro robusti pistoni e da valvole PWM di ultima generazione, è azionato da un evoluto circuito idraulico e controllato da un’elettronica di alta qualità.
L’ottimizzata gestione del livellamento offre all’operatore maggior comfort durante il lavoro su pendenze variabili grazie a movimenti più armonici e precisi; il nuovo impianto consente inoltre di poter settare il grado di reattività del sistema in funzione delle specifiche esigenze.