Fiori e Kohler. C’è anche Perkins
Fiori e Kohler, tra i due c’è di mezzo la betoniera autocaricante DB260, che per il Tier 4 Final ha scelto il 2,5 litri della piattaforma Kdi. Per i non emissionati, sia in Tier III che per le aree a bassissimo tenore di regolamentazione, interviene al serie 1100 di Perkins. Fiori e Kohler. Un approccio […]
Fiori e Kohler, tra i due c’è di mezzo la betoniera autocaricante DB260, che per il Tier 4 Final ha scelto il 2,5 litri della piattaforma Kdi. Per i non emissionati, sia in Tier III che per le aree a bassissimo tenore di regolamentazione, interviene al serie 1100 di Perkins.
Fiori e Kohler. Un approccio elettronico
A muovere la sinergia tra Fiori e Kohler interviene la centralina elettronica che gestisce le operazione del 2,5 litri, versione elettronica della canna da 620 cc che imbraccia il common rail per dare una mano in camera di combustione. Parliamo del Kdi 2504Tcr. Questione di parametri di combustione e di rating. Qui la potenza si mantiene sotto la linea dei 56 chilowatt, per evitare le forche caudine dell’erogazione di AdBlue: le curve si spingono a 55,4 chilowatt al regime di 2.300 giri e a 300 Newtonmetro arrivati a 1.500 giri.
Un’irruzione dei reggiani oltre Secchia, che segna il confine con la provincia di Modena, fin sul Panaro, barriera naturale della provincia di Modena con quelle di Ferrara e Bologna. Il parco macchine di Finale Emilia (Modena) ha da sempre riconosciuto a Peterborough un diritto d’accesso privilegiato.
NON CI CREDETE? AL SAMOTER LA PENSANO DIVERSAMENTE
Fiori e Perkins. Un approccio meccanico
Si semplifica la gestione del motore con la canna da 1,1 litri Perkins. Il 4 cilindri si affida alla meccanica per fornire le due potenze di 64,5 e 74 chilowatt in grado di fornire a 1.400 giri una coppia di 293 e 392 Newtonmetro. Il mezzo in questione è una betoniera autocaricante capace di una resa di 2,5 metri cubi. Le operazioni di dosaggio e miscelazione sono agevolate al dispositivo per il controllo automatico del dosaggio dell’acqua, dalla funzione tip-off durante il carico, dalla forma e dal disegno del tamburo. Tra gli optional vi è la gestione computerizzata del processo di produzione, che consente di ridurre al minimo l’errore dell’operatore.