Prima flessione dopo 7 anni per il mercato delle macchine per costruzioni: la scure del Covid-19
Il mercato delle macchine per costruzioni in Italia risente dell’emergenza sanitaria nel primo trimestre 2020, registrando una flessione per la prima volta dopo 7 anni. È questo il dato principale che emerge dall’Osservatorio Cresme promosso da Cantiermacchine-Ascomac. Qui potete leggere il documento completo prodotto dall’Osservatorio. Cala il mercato delle macchine per costruzioni in Italia: -15,1% nel […]
Il mercato delle macchine per costruzioni in Italia risente dell’emergenza sanitaria nel primo trimestre 2020, registrando una flessione per la prima volta dopo 7 anni. È questo il dato principale che emerge dall’Osservatorio Cresme promosso da Cantiermacchine-Ascomac. Qui potete leggere il documento completo prodotto dall’Osservatorio.
Cala il mercato delle macchine per costruzioni in Italia: -15,1% nel primo trimestre 2020
Il mercato interno di macchine movimento terra e lavori stradali, con 2.709 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, è in calo rispetto alle vendite realizzate nel primo trimestre 2019 del -15,1 %. Con questa flessione, il mercato è tornato sui valori del primo trimestre 2018, quando le macchine vendute o destinate alle flotte di noleggio ad inizio anno erano 2.719. La flessione più significativa è quella dei sollevatori telescopici: solamente 6 macchine, per un calo del 50%. Anche i rulli, con 49 macchine vendute, registrano una flessione poco inferiore al 50%.
UN ALTRO PUNTO DI VISTA: L’OSSERVATORIO SAMOTER-PROMETEIA
Import, export e saldo commerciale
Nel 2019, la domanda interna di macchine per costruzioni è aumentata dell’11,8% rispetto all’anno precedente. Si è invece registrata una frenata (-3,4 percento) sul fronte delle esportazioni. Il saldo commerciale, attivo per 1.680 milioni di euro, è in calo del 12% rispetto al 2018.
Tornando all’export, nel 2019 i dati delle esportazioni verso i primi 30 paesi di destinazione dei prodotti italiani sono sostanzialmente stabili su base annua. Gli Stati Uniti si confermano al primo posto di questa speciale graduatoria e fanno registrare un incremento del 5,3%. Sarà interessante misurare – e lo rimandiamo a uno dei prossimi studi condotti dall’Osservatorio del Cresme – l’impatto della pandemia proprio sulle esportazioni, dal momento che molti paesi (nel documento completo la tabella con i principali paesi destinatari dell’export di settore) faticano tuttora a venir fuori dall’emergenza sanitaria.